28 ottobre 2015

PALERMO MISTERY TOUR due passeggiate del mistero proposte all'interno della manifestazione PALERMO HORROR FEST!









SAB 31/10: PALERMO MISTERY TOUR #1:
CAGLIOSTRO, MAGHI E MASSONI.
PARTENZA: ore 16:30 PIAZZA BOLOGNA - ARRIVO: ore 19.00 c.a. PIAZZA MARINA
Costo tour € 8,00 (comprende guida turistica, whisper, staff di supporto e ticket per Chiesa di San Matteo)

Inizieremo il tour con la visita di palazzo Alliata di Villafranca a Piazza Bologna. Il palazzo ci rievocherà la storia di uno dei suoi discendenti: Raniero Alliata. Egli, a seguito di una forte perdita al tavolo da gioco avvenuta nel 1925, è rimasto chiuso per circa 50 anni, senza quasi mai uscire, all'interno della sua Villa Alliata di Pietratagliata in Via Serradifalco.  Alliata è anche conosciuto come "Principe mago", evocatore di trapassati inquietanti e di potenze delle tenebre.
Poco distante, presso il Vicolo Conte Cagliostro, nel quartiere dell'Albergheria, in uno dei vicoli più chiassosi e poveri della città, già via della Perciata, nasce il 2 giugno 1743 Giuseppe Balsamo, conte di Cagliostro. Un personaggio misterioso dai poteri straordinari e profondo conoscitore dell'alchimia. Come tutte le persone che travalicano i sentieri della normalità, anche il Conte cagliostro attirò a sé odio, scetticismo, diffidenza pagando duramente la seriosità di questi atteggiamenti sprezzanti per l’epoca dei Lumi in cui visse.
Attraversando i Quattro Canti giungeremo presso la chiesa di San Matteo al Cassaro. La chiesa è legata al leggendario dei Beati Paoli. Nella sacrestia si trova, infatti, una botola che, secondo la leggenda, sarebbe il passaggio per un sotterraneo utilizzato dalla setta per spostarsi segretamente verso altre zone della città.
Concluderemo il nostro tour a piazza Marina che, nel XVI secolo, fu teatro di cruenti spettacoli della Santa Inquisizione, le così dette autodafé. Dei veri e propri spettacoli pubblici, con tanto di palco allestito, in cui venivano giustiziano tantissimi uomini e donne spesso innocenti ma accusati di efferati delitti come le numerose donne guaritrici spesso accusate  di utilizzare la magia nera e di condurre una vita demoniaca.



DOM. 1/11: PALERMO MISTERY TOUR #2:
IL GIORNO DEI MORTI E DEI VIVENTI.
PARTENZA: 10.00 Corso Calatafimi ARRIVO: ore 12.30 c.a. Catacombe dei cappuccini.
Costo tour € 8,00 (comprende guida turistica, whisper, staff di supporto e ticket ingresso Necropoli e Catacomba di Cappuccini)

Un tour alla scoperta dei luoghi più caratteristici dove i vivi incontrano i morti: necropoli e cimiteri sotterranei. Inizieremo con la visita dell'antica Necropoli punico-romana al di fuori delle mura cittadine, patrimonio archeologico sconosciuto quasi a tutti. Durante la visita si avrà la possibilità di scoprire i diversi sistemi di sepoltura utilizzati dagli antichi quali l'inumazione, l'incinerazione, cioè la cremazione del corpo le cui ceneri venivano raccolte e sistemate in vasi di terracotta e quindi seppellite. I tipi di sepoltura erano, invece, diversi: vi erano semplici fosse o urne cinerarie scavate nella terra; semplici sarcofagi scavati nella pietra calcaretica; tombe a camera a cui si accedeva da una scaletta scavata nella roccia e il cui ambiente era una piccola stanza al cui interno si trovava il sarcofago.
Continuando per Corso Calatafimi e svoltando per Via Pindemonte giungeremo ala catacomba dei Cappuccini. La via porta, infatti, il nome del poeta Ippolito che nei suoi "Sepolcri" ricorda la catacomba di Palermo, visitata il 2 novembre 1777 così decantata nei versi: "Morte li guarda e in tema par d'aver fallito i colpi." Uno spettacolo macabro che mette in evidenza gli usi, i costumi e le tradizioni della società cittadina palermitana che visse dal XVII al XIX secolo. Un patrimonio culturale unico nel suo genere che in tanti secoli di storia ha attirato e affascinato curiosi da tutto il mondo, tra cui moltissimi intellettuali, poeti e scrittori.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI (prenotazione obbligatoria: tour a numero chiuso):

16 ottobre 2015

Incontriamo Fabio, chitarrista, compositore ed uno dei principali fondatori del ‘progetto artistico’ denominato Backstage

1)Di cosa si occupa il progetto BackStage e perché non si può definire una semplice band?

Questo progetto nacque una notte, dopo tanti discorsi intrecciati tipici di quegli orari....hai presente, intorno alle 3\4 del mattino sotto le stelle e aspettando un’alba che ancora deve venire??…si discuteva di emozioni e ci si chiedeva.: ma come fare un qualcosa di diverso dalle solite band? E allora venne l’idea :  un progetto che fosse tanti progetti insieme….già a partire dal nome. Il ‘Backstage’ normalmente viene inteso come il ‘retropalco’..io invece lo intendo come <tutto ciò che sta dietro le emozioni>…ecco, Backstage è tutto ciò che ha a che fare con le emozioni…in questo progetto vengono ideati e realizzati concerti di vario genere, cover riarrangiate, canzoni inedite, videoclips, cortometraggi…il tutto avvalendosi di numerose cantanti e varie collaborazioni







2) Non solo una persona eclettica che abbraccia diversi ambiti, ma anche un artista che nel suo ambito abbraccia molti generi! Sono sempre più sorpresa! Parlaci di qualche tua collaborazione!

Come dicevo, questa non è la classica band con un numero fisso e limitato di elementi. Proprio perché è un progetto nato per abbracciare vari generi e varie iniziative, le collaborazioni sono tantissime. Ci sono le ‘puperock’ capitanate da Stefy Norato con cui suono musica ‘tosta’ e con cui facciamo da un paio di anni concerti sempre più infuocati specie fuori Palermo…, c’è il progetto delle cover riarrangiate con Dani Dieli,, c’è la collaborazione con Federika D’aguanno con cui abbiamo già vinto una importante rassegna musicale, ci sono collaborazioni con radio e studi di registrazione… poi in questi anni ho avuto modo di comporre tanta musica e di avere il supporto di grandi arrangiatrici  in studio di registrazione,come, appunto le ‘Puperock’,Eugenia Marino con cui tra l’altro ho suonato quasi ‘una vita’insieme,Eliana Morici, Studio Shasa Arcuri….etc

3) Tra tutti i tipi di musica quale e’ quella che più ascolti o ti piace riprodurre?

Io sono cresciuto con la musica dei Rolling Stones, Tina Turner, Pink Floyd, Led Zeppelin, Doors…ma alla fine penso di avere ascoltato  e suonato un poco di tutto…sviluppando poi uno stile che è una specie di ‘sintesi’ dei vari momenti musicali che ho vissuto…dal blues, al rock and roll fino al pop-rock

4) “Il Fabio compositore” dove trova le sue ispirazioni e quando soprattutto, se c’è un momento dedicato

Le canzoni nascono sempre da qualcosa che ti ‘tocca dentro’..può essere una sensazione..un ricordo..una fantasia. C’è una frase molto significativa che ricordo sempre..e cioè che i sogni è come se stessero a dieci passi di distanza..  sta a noi percorrere quei dieci passi verso di essi..e mentre percorriamo quei passi si vivono emozioni..non importa poi se si raggiunge quel che si sognava.. mentre ‘viaggi’ provi comunque qualcosa di unico. Ecco..ogni canzone racconta ciascuno di questi dieci passi…verso l’amore ideale..verso la canzone ideale, verso i ricordi o verso le illusioni…..verso la notte ideale…e beh..se c’è un momento unico per scrivere…quello è la notte !

5) Come mai la scelta di non essere canta – autore? Nessuno ci crede che non sai cantare!

Ehehe..beh affidandosi a cantanti così brave..che motivo c’è di cantare io? Scherzi a parte..non so..ho sempre preferito lasciare interpretare le mie canzoni …mi concentro maggiorante sul suonare ed arrangiare…anche con le cover è sempre stato così…credo che ci siano voci più eclettiche che possono rendere al meglio le mie composizioni…e devo dire che ho sempre avuto interpreti straordinarie !! La voce femminile poi, trovo sia perfetta…a livello di estensione e musicalità

6) E per quanto riguarda la scelta del tuo strumento? Perché la scelta è caduta sulla chitarra elettrica?

Perché mi ha affascinato da subito…quando ascoltavo i dischi le prime cose che mi colpivano erano i riff di chitarra e gli assoli ! E’ stata una scelta naturale ed istintiva..poi mi piace il suono ‘vintage’ di certi amplificatori per chitarra, molto caldo e calibrato. Mi piace anche suonare il basso elettrico, lo faccio spesso in studio di registrazione ultimamente. Ad ogni modo la chitarra elettrica è fantastica, molto espressiva, certe volte puoi  farla essere aggressiva…altre volte dolce e romantica …

7) Quali sono state le emozioni principali che hai sperimentato durante la vittoria della canzone “Ma cosa dovrei dire” al Festival dei Nebrodi ?

E’ stata una vittoria fantastica condivisa con Federika D’Aguanno, una straordinaria interprete, una ragazza che ha una voce e una presenza scenica superba. E’ una canzone rock molto orecchiabile che avevo nel ‘cassetto’ da qualche tempo ma Federica le ha dato la ‘marcia in più’ con la sua voce e la sua interpretazione. In realtà non ce l’aspettavamo di vincere anche se, sin dalle fasi eliminatorie, la giuria di Radio Italia ci aveva fatto capire di puntare su di noi. Sul palco siamo stati spontanei e scatenati al punto giusto, nel backstage eravamo rilassati e ce la siamo goduta minuto per minuto senza pensare al verdetto finale, ci siamo semplicemente divertiti.  Ma quando ci hanno proclamati vincitori, beh, l’emozione si è fatta sentire..a Fede sono scese anche le lacrime di gioia !

8) Quali sono altri aneddoti o importanti eventi che ricordi con piacere?

Ce ne sono una marea…si potrebbe scrivere un libro! Ad esempio i concerti con le Puperock nella zona di Catania dove certe volte ci sentiamo come se fossimo i Beatles..con tanto di urla e scene di delirio della gente e dove addirittura sono stato ‘assalito’ dalle fans urlanti al punto che mi chiedevo se mi avevano scambiato per qualche musicista famoso…oppure la recente partecipazione al ‘concerto di san faustino’ dedicato ai single durante il quale ho anche cantato due canzoni in una bellissima atmosfera anche perche si erano fulminate le luci in sala e quindi c’era una penombra fioca che rendeva tutto particolare, si vedevano tante candele accese nei tavoli e i brillantini sui corpi delle ragazze che brillavano nel buio..sembrava una scena da film!! Poi i numerosi speciali in radio …la radio è un’altra bellissima avventura !

9) Ci descrivi l’atmosfera dei concerti e se c’è una differenza che si riscontra tra Palermo e provincia!

Beh le atmosfere certo cambiano…nella zona di Catania il pubblico è davvero ‘fuori di testa’ scatenatissimo…ma anche nelle zone Agrigentine e delle Madonie ci siamo sempre divertiti parecchio, forse perché ancora i concerti sono vissuti come eventi e si ascolta molta musica rock. A Palermo probabilmente sono ancora pochi i locali dove si può davvero fare musica dal vivo come si deve, ma qualcuno per fortuna ancora c’è.

10) La programmazione dei vari eventi legati al progetto Backstage li possimo trovare nella vostra pagina Facebook?

Si è una pagina gestita dalle mie collaboratrici e ci si trova di tutto..foto, spezzoni audio\video e molto altro. Presto verrano aperti anche altri canali telematici


11) Come già sai, vorremmo un piccolo segreto in esclusiva questa volta legato a questo altro mondo che vivi con entusiasmo!

Il segreto, che dura da tanti anni..praticamente da sempre, è continuare a vivere tutto come se fosse sempre la prima volta..continuando sempre ad emozionarsi ed a percorrere quei famosi dieci passi….La musica è perfetta per ‘perdersi’ nelle emozioni e per ‘vagare’ lungo la strada della fantasia

12) Un saluto per gli amici di Postillare!

Il saluto tipico dei Backstage…’lungo la strada del rock e dell’emozione…tutto può succedere!! ‘





Intervista di Debora Collotta

Intervista al Coach delle Time Out


1) Mi piacerebbe sapere da dove deriva il nome della squadra

Il <Time Out>  è un momento della partita in cui si può decidere di fermare il gioco per radunare la squadra in un angolo per parlare o dare disposizioni..In passato tale momento è stato spesso decisivo per il risultato finale e quindi io e il Capitano Maria Gervasi abbiamo voluto dedicargli il nome della società..E poi ..suona bene !!!

2) Quali devono essere le principali caratteristiche di una giocatrice che viene selezionata per giocare nelle Time Out?


 Una delle giocatrici più forti che hanno
indossato la maglia delle Time Out, Azzurra Perotti
Noi abbiamo avuto negli anni passati tantissime campionesse, grandissime giocatrici come Roberta Sagone, Barbara Riopi, Azzurra Perotti, Carmela Fertitta, Anna Ficarotta e molte altre…campionesse ma sopra ogni cosa ragazze rispettose dei ruoli e ragazze motivate… le migliori in tutti i sensi insomma !!!…. ..Da noi esiste una regola ben precisa…bisogna onorare la maglia. Il nome della società è più importante del cognome personale che si porta dietro la maglietta.. Le giocatrici che non stanno alle regole, che pretendono senza dare o che creano polemiche da noi vanno fuori. Per noi vale la bravura ma anche la disciplina e il sapere stare alle regole.

     3) Quale è il modulo di gioco che vi ha permesso di fare tante vittorie?

   Il modulo è stato creato come un mix di tanti ‘metodi’ e ‘sistemi’. Fondamentalmente lo adattiamo alle caratteristiche delle giocatrici. I primi anni giocavamo con il ‘play maker’ difensivo e il sistema 2-2. L’anno in cui abbiamo vinto il campionato provinciale ASI si è creato il sistema 3-1 ..un tipo di sistema all’olandese, in cui si impone il proprio gioco attraverso pressing e giro rapido del pallone

 4) Raccontaci qualche anedotto o retroscena delle tante vittorie!

Roberta Sagone in azione
Ce ne sono moltissimi.. C’è ad esempio un allenamento fatto il giorno della Befana quando tutti erano invece a fare giocate e mangiare panettone..noi ci allenavamo !! ..anche se era festa avevamo una partita fondamentale dopo pochi giorni..e la vincemmo ovviamente!!! …Poi durante il torneo che vincemmo a Termini Imerese nacque un nostro grido di battaglia derivante da un goal spettacolare che segnò la nostra Roberta Sagone….Oppure la vittoria fantastica con record di vittorie e goal del campionato ASI..praticamente abbiamo segnato più di cento goal !
 
 5) Diteci di più sull’esperienza vissuta a Pescara nelle fasi nazionali ASI

Belissima! Confrontarsi con squadre di tutta Italia, giocare contro le migliori..Siamo arrivati secondi solo dietro una squadra spettacolare di Reggio Calabria…ma abbiamo dato filo da torcere anche a loro. In questa occasione avevamo anche alcuni rinforzi, Cecilia Susca e la fortissima Laura Bruno delle P5 , la nostra amica Cetty Anello e diverse altre. La partita più bella è stata proprio contro il Pescara padrone di casa che abbiamo battuto per 7-4 , loro erano sicuri di andare in finale e invece ci siamo andati noi…

6) Quali sono le prospettive future?

Capitan Maria Gervasi
Stiamo lavorando ad un progetto importante, quello di creare una ‘fusione’ con altre due società per creare una ASD  ‘time out’ , con  una juniores di giovanissime  che faccia alcuni campionati e portare la ‘senjor’ a giocare in categoria. Ci teniamo molto a creare una Juniores, stiamo cercando con calma giovanissime <talentine> e qualcuna lo stiamo già ‘forgiando’.

7) Alla fine di una intervista faccio sempre la solita domanda. Chiedo qualcosa in esclusiva, un segreto che non avete mai svelato e che oggi confidate.

La giovane Alessia Lo secco
Beh il segreto sta tutto nell’unire sport e capacità di emozionarsi e di pensare sempre che prima di ogni cosa si va in campo per uscire a testa alta, poi se si vince è anche meglio 


 8) Un saluto per i lettori di Postillare

  Ricordate che Le campionesse ci sono anche nel calcio femminile !! Ciaoo !!!

BACHECA TROFEI TIME OUT:
 -5 COPPE PRIMO POSTO VINTE A VARI TORNEI
- 1 COPPA SECONDO POSTO CAMPIONATO NAZIONALE ASI
- 2 CAMPIONATI VINTI CON RECORD DI PUNTI (ASI e AICS)

- 2 TORNEI VINTI AL  ‘MEDITERRANEO ANTIRAZZISMO’


I trofei vinti




















Intervista di Debora Collotta

Numero 48 Rivista Postillare

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