Amici ed Amiche di Postillare,
questa settimana Vi parleremo di un'altra band della
Movida palermitana, la Joe Burnett Band.
Essa nasce a Palermo nel febbraio 2013 da un'idea di
Giuseppe Viola, in arte Joe Burnett, che chiama a sé Enio Peritore, cantante,
chitarrista e bassista, conosciuto per caso sopra il palco durante uno dei
tantissimi eventi “In the rock”.
Fra i due musicisti non ci sono parole (non si
presentano neppure) ma solo note e una forte sintonia: senza essersi mai visti
intonano il mitico pezzo degli Shadows, “Apache”.
Il progetto di una band che portasse al pubblico il
repertorio degli Shadows è nella mente di Giuseppe da parecchi anni per cui non
perde tempo a contattare il Peritore che, con altrettanto entusiasmo, accetta immediatamente
e lo fa anche Nicolò Pillitteri, batterista attivo e soprattutto
appassionatissimo del genere, nonché provvisto di una cultura musicale
abbastanza rilevante. Inizialmente si pensa di formare un trio: chitarra - voce
(Enio), chitarra - solista (Giuseppe), batteria (Nicolò). Il repertorio è
pressoché dominato dai brani strumentali degli Shadows. Dopo due serate, la
seconda delle quali li vede sopra il palco dell’Arci Palermo durante l’edizione
del Gay Pride 2013, i tre concordano nell’arricchire il loro sound inserendo il
basso, ruolo che spetta ad Enio, mentre alla seconda chitarra viene chiamato
Filippo Foà con cui Giuseppe, anni prima, aveva condiviso il progetto degli
Arboria, e che si presta bene anche come cantante.
La priorità di questa band è quella di creare
un’atmosfera musicale tranquilla e senza pretese. I suoi membri si dedicano ad
un sound preciso che possa identificare la band e renderla originale nonostante
faccia cover.
A questo pensa Enio Peritore, proponendo brani
entusiasmanti e mai suonati prima da altri gruppi della scena palermitana:
Santo e Johnny, Johnny Kid and the Pirates, The Lively Ones (con la loro mitica
“Surf riders”), The Searchers, Dick Dale. Spazio anche ai Beatles
con il loro pezzi più beat (“Can’t buy me love”, “Help”, “I
want to hold your hands”…).
È così che la Joe Burnett Band costruisce la sua
identità musicale. Il Rock’n’roll e il Beat anni 50/60 fanno da sfondo al surf
più ricercato e mai banale.
Un modo come un altro di far conoscere alla gente la
genesi del rock moderno e contemporaneo. Una sorta di viaggio temporale tra i
suoni e le note di un’epoca che hanno cambiato la storia della musica rock.
Li abbiamo visti suonare un paio di volte e Vi
possiamo assicurare, Amici, che ascoltarli è veramente divertente ed
entusiasmante. Perchè loro in primis si divertono e trasmettono un'allegria che
Vi coinvolgerà dall'inizio alla fine dell'esibizione.
La Joe Burnett Band si esibirà prossimamente:
-2 Giugno al CUCUJUNGEE
sul lungomare di Isola delle Femmine;
-15 Giugno al Drink it, via Garibaldi.
Intanto seguiteci sempre perchè Vi
terremo aggiornati con altri appuntamenti musicali.
Alla prossima.
Francesca Taormina e Bartolomeo Carota
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