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22 maggio 2014
Le origini del Teatro: Il Teatro greco
Consuetudine vuole che quando si inizia a trattare un determinato
argomento si parta dal principio. Così ho ritenuto opportuno esordire in questo
numero con un brevissimo articolo riguardante la nascita del teatro in maniera
abbastanza semplice e sintetica. Prima di tutto bisogna chiedersi cos'è il
teatro e perché l'uomo da secoli sente il bisogno di vivere una dimensione
alternativa a quella di tutti i giorni. Il grande scrittore inglese Oscar Wilde
affermava per bocca di uno dei personaggi del suo più celebre romanzo:
"Amo il teatro perché è molto più vero della realtà" (cit. Il
ritratto di Dorian Gray). Dunque sembra opportuno chiedersi se il teatro nasce
già con il compito e l'intenzione di emulare la realtà e mostrarla al pubblico.
Non è proprio esatto. Bisogna sottolineare uno stretto legame tra le prime
forme di teatro e il riti religiosi delle comunità più antiche, dei rituali di
celebrazione che si mescolavano a forme di rappresentazioni che oggi vengono considerate
come le prime forme teatrali. Solo con lo sviluppo del teatro Occidentale si ha
una scissione tra drammaturgia e i riti religiosi, pur conservandone alcune
caratteristiche fondamentali. L'origine del teatro Occidentale, come molti di
noi sicuramente sapranno, viene individuata nell'antica Grecia, e da lì si
diffonderà definitivamente nel resto del mondo solo a partire dalla nascita del
teatro contemporaneo. Basti pensare al fatto che vocaboli del gergo teatrale
più comune (ad esempio coro, scena, teatro, tragedia ecc.) sono tutte parole di
derivazione greca. Numerose sono anche le testimonianze presenti nella nostra
terra, come il famoso teatro greco di Siracusa o di Taormina. Proprio Siciliani
erano i "Fliaci", attori nomadi professionisti che si spostavano su
un carro che aveva funzione anche di palcoscenico. Gli attori dell'epoca
indossavano una maschera che serviva sia a trasmettere al pubblico le varie
emozioni, sia ad amplificare la voce per raggiungere i posti più alti delle
gradinate (come potete osservare nelle fotografie i teatri greci erano
costruiti su pendii naturali o artificiali e il pubblico stava al di sopra
della palcoscenico). Inoltre erano solo gli uomini che potevano svolgere il
mestiere di attore (le donne inizieranno comparire sul palcoscenico solo dal
XVII secolo) , dunque per mettere in evidenza il sesso del personaggio si
utilizzava un fallo mostrato esplicitamente o coperto da una veste o
calzamaglia. Le rappresentazioni si dividevano
in tragedia e commedie. Le commedie erano delle rappresetanzioni leggere e
divertenti che spesso avevano anche la funzione di satira politica; mentre la
tragedia, che era considerata come la massima espressione dell'arte teatrale
trattava argomenti di carattere epico e gesta eroiche, insegnamenti morali. I
primi grandi drammaturghi in ordine cronologico sono Eschilo, Sofocle ed
Euripide.
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