1) Quando e come è iniziata la tua carriera?
Ho iniziato nel 2003 frequentando la scuola di recitazione di Ernesto
Maria Ponte, ma ero ancora indeciso sul genere di spettacolo che volevo
intraprendere, sentivo che mi sarebbe piaciuto entrar a far parte del mondo
artistico ma ho sempre avuto voglia di distinguermi da ciò che facevano gli
altri colleghi. E cosi ho cercato pian piano di creare un genere tutto mio.
2) A quale artista ti sei ispirato?
Ho sempre avuto la passione per gli artisti del passato uno fra tutti
Charlie Chaplin, non che potessi arrivare ad imitarlo, anche perché copiare
qualcuno non ti fa essere originale, ma ho sempre cercato di estrarre l’essenza
e ciò che era lo spirito della scena. Tra gli artisti di oggi ammiro Arturo
Brachetti, lo guardo come se fosse un
guru dell’arte. Quando ho iniziato la mia carriera ed ero più piccolino sono
riuscito ad ottenere un appuntamento al teatro Sistina di Roma con lui per
qualche consiglio e…missione compiuta.
3) Hai frequentato una scuola di teatro?
Ho frequentato nel 2003 una scuola di teatro a Palermo diretta da
Ernesto Maria Ponte che a sua volta avendo l’esperienza di una scuola come
quella di Gigi Proietti ha saputo insegnarmi le prime mosse sceniche e tecniche
registiche.
4) Come nasce l’idea di raccontare una storia attraverso
l’uso di mosaici musicali?
Inizialmente ho iniziato con il trasformismo quello classico cercando di
cambiarmi in pochi secondi da un vestito all’altro, ma capivo che non ero
abbastanza soddisfatto, volevo intensificare la comicità e creare ancora di
più, un qualcosa d’insolito, non volevo essere un imitatore di Arturo
Brachetti. E fu cosi che creai la prima esibizione musicale. Mi presentai al
pubblico che ancora non mi conosceva come un cantante emergente ed insicuro che
provava a cantare dal vivo,non appena dalla regia partiva la base musicale, in
realtà si capiva che stavo cantando in playback ma in perfetto sincro, i
problemi arrivavano dopo, quando il cd cominciava ad incepparsi ed io
imperterrito continuavo ad andare a sincro con i vari inceppamenti, fu un
successo incredibile e dal 2003 ad oggi è uno dei miei cavalli di battaglia che
spesso porto in giro nei teatri e nelle piazze.Poi da lì continuai a sviluppare
questo genere creando dei mix musicali ma differenziandomi da chi l’ha già
fatto in passato. Nelle mie storie musicali inserisco anche delle vere e
proprie scenografie e il collegamento tra una canzone e l’altra deve combaciare
perfettamente ed avere un significato ben preciso. La sensazione che il
pubblico deve avere è quella di ascoltare una singola canzone, ma che in realtà
al suo interno ne ha circa 50, e credetemi che non è facile.
5)Qual è stata
l’esperienza artistica più significativa?
Dopo aver aperto gli spettacoli di alcuni tra i più in voga cabarettisti
italiani, quali Giovanni Cacioppo, Nino Frassica e ad aver partecipato ad
alcune trasmissione nazionali e regionali tra le quali made in sud (edizione su
comedy central), il seven show (7Gold), matinèe (Rai 2), insieme (antenna
sicilia e canale blu di sky) credo che la mia esperienza artistica più significativa
sia stata al teatro jolly di Palermo, perchè la soddisfazione di poter avere
una produzione alle spalle che ti supporta e appoggia i tuoi progetti non è da
tutti, specialmente in Sicilia dove vince chi è già affermato e conosciuto.
L’anno scorso ho creato il mio primo spettacolo dagli effetti speciali
sensazionali “Wonderful world”, è stato un successo incredibile abbiamo
superato le 2000 presenze. L’emozione che riesce a darti il teatro, la tv non
riesce a suscitarla.
6)quali sono gli
aggettivi che ti identificano artisticamente parlano?
Fantasia, creatività e originalità.
7) i tuoi
spettacoli sono un connubio perfetto tra effetti sonori e visivi creati per
incantare gli spettatori proiettandoli in mondi meravigliosi onirici e senza
tempo. Quali sensazioni vuoi trasmettere oltre la comicità?
Da sempre sono stato un sognatore, certe volte mi perdo nei miei
pensieri e viaggio in mondi immaginari e cerco di trasferirli sul palco
pensando che niente è impossibile... il tutto senza uso di stupefacenti... L’obiettivo
principale dei miei spettacoli è che il pubblico deve perdersi per qualche
oretta in un mondo sensazionale, tutti devono avere la sensazione di sentirsi
leggeri e di non pensare a ciò che è la realtà effettiva. In wonderful world è
stato così, quando in un battibaleno il palcoscenico si trasformava in un
enorme acquario ed io mi muovevo insieme a degli enormi pesci tra le bolle di
sapone, il pubblico tornava bambino ed era felice, perché 5 minuti prima aveva
riso fino alle lacrime e 5 minuti dopo si stava emozionando. Ecco, il mio
spettacolo deve essere una sorpresa continua e un connubio perfetto tra
comicità ed emozioni.
8)hai mai pensato
di raccontare favole ad un pubblico di bambini sfruttando il tuo talento
artistico
Si ho pensato più volte ad un progetto che potesse andar bene per i più
piccoli, ma in realtà tutto ciò che eseguo sul palco fa divertire anche i
bambini ma si orienta ad un pubblico adulto lasciandogli un messaggio. Non
riesco a creare un repertorio esclusivo per i bambini perché non riesco ad
essere ciò che non sono. C’è da dire anche un’altra cosa che i bambini di oggi
non sono più quelli di una volta, oggi nascono con un tablet in mano e hanno
un’intelligenza superiore ai bambini del passato. Quei bambini che hanno visto
“wonderful world” ne sono rimasti positivamente colpiti, guardavano le luci, le
ambientazioni,ascoltavano le musiche e restavano incantati, per questo dico che
il mio spettacolo è adatto a tutte le fasce d’età.
9)quale sarà la
data del tuo prossimo spettacolo? Dove?
Siamo già nel periodo estivo e tra un po’ porterò in tour il mio
spettacolo, girerò con 2 tipologie di spettacolo uno avrà il titolo di “non ho
tempo da perdere” che è uno spettacolo adatto per le piazze pieno di comicità
ed effetti speciali, poi porterò dove sarà possibile “wonderful world”,
spettacolo con molte esigenze tecniche e richiede una squadra tecnica. Posso
dire che il 26 Luglio sarò in piazza Duca di Camastra a S.Stefano di Camastra
con “non ho tempo da perdere” e il 30 di Agosto “wonderful world” sarà in scena
al teatro Vito Zappalà di Mondello (Pa), pian piano arriveranno tantissime
altre date quindi consiglio chiunque voglia vedermi all’opera di aggiungermi su
facebook.
10)ci vuoi parlare
del tuo spettacoli “al di là dei sogni” che verrà messo in scena a gennaio 2015
al teatro jolly di Palermo?
È un onore per me essere stato inserito per la seconda volta nella
stagione abbonamenti del teatro jolly di Palermo che vanta la presenza di
artisti nazionali del panorama teatrale e televisivo come Pino Insegno e
Roberto Ciufoli, Francesca Reggiani,Francesco Scimemi ecc… Il mio nuovo lavoro
che ultimerò in estate, racconta la storia di un uomo che si ritrova
improvvisamente morto e pieno di stupore affronta il suo ultimo viaggio prima
di essere messo a giudizio da Dio. Tramite uno spirito guida e un treno magico
(che realmente camminerà sul palco) quest’uomo potrà esaudire quelli che sono i
suoi ultimi desideri, potrà essere chiunque e viaggiare per mondi totalmente
folli. La comicità sarà sorprendete quando si ritroverà ad essere Adamo e
finalmente farà i conti con la sua Eva nel giardino dell’eden, poi ballerà con
uno struzzo e penserà di poter vincere un oscar, si tufferà coraggiosamente nel
mondo del cinema dove si ritroverà ad essere John travolta, Mary poppins e
tutte le suore di sister act, giungerà all’inferno per poi passare ai programmi
televisivi più seguiti, fin quando il suo viaggio avrà una fine e lì la
comicità lascerà spazio alle emozioni e agli effetti speciali. Uno spettacolo
unico in Italia da non perdere.
11) ci sveli un
segreto? Qualcosa che non hai mai detto a nessun altro,solo per i lettori di
postillare?
In realtà non ho tantissimi segreti, ma un tocco di polemica ci sta
sempre. Molti oggi si credono artisti e attori, tutti vogliono fare teatro ed
essere comici. La comicità secondo me è un dono innato, si possono imparare le
tecniche sceniche ma il resto è solo dote naturale. Tanti ancora oggi, nel
settore teatrale tendono a mettermi da parte per la paura di rischiare con un
giovane e questa è la mentalità che più detesto, come se un veterano del teatro
non possa apprendere da un giovane e viceversa. Tutti abbiamo da imparare e non
si smette mai di studiare per conoscere gli aspetti più nascosti del nostro
lavoro.
12) grazie per il
tempo che ci hai concesso per questa intervista. Saluteresti i nostri lettori?
Certamente, saluto tutti i lettori di postillare e ringrazio coloro che
hanno perso del “tempo” leggendo le mie risposte..ho messo la parola tempo tra
virgolette... perchè il tempo è sempre il protagonista dei miei spettacoli… mi
sfugge ma ogni tanto riesco ad afferrarlo e a trattenerlo ed oggi rispondendo
alle vostre domande il “tempo” è volato... alla prossima.
AUTOBIOGRAFIA Manfredi Di Liberto
Manfredi Di Liberto è un attore comico e fantasista italiano. Nel 2003
frequenta la scuola di recitazione di Ernesto Maria Ponte e successivamente si
dedica alla ricerca di un genere nuovo di teatro comico consigliato dal più
grande trasformista del mondo Arturo Brachetti, che si propone per qualche
consiglio. I suoi numeri dalla fantasia esplosiva lo portano inizialmente ad
aprire spettacoli a vari comici nazionali e ad entrare nel cast fisso di alcune
trasmissioni televisive quali il Seven Show (7 gold/odeon tv) matinèe condotta
da Rossella Brescia e Giampiero Ingrassia fino ad arrivare alla più giovane
trasmissione made in Napoli "made in sud" (edizione su comedy
central) e fa parte ormai da 3 anni del cast fisso del talk show Insieme
condotto da Salvo La Rosa. Di Liberto perfeziona la sua mimica inventandosi un
genere tutto suo che ancora in Italia non esiste, studia i mimi del passato e
riesce nell'intento di creare situazioni paradossali con l'aiuto della musica
relazionandola agli oggetti sul palco e agli effetti speciali, un genere che
desta curiosità allo spettatore che viene proiettato in una dimensione
totalmente comica e fantastica.
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