4 luglio 2014

Intervista al comico Manfredi Di Liberto








1)   Quando e come è iniziata la tua carriera?
Ho iniziato nel 2003 frequentando la scuola di recitazione di Ernesto Maria Ponte, ma ero ancora indeciso sul genere di spettacolo che volevo intraprendere, sentivo che mi sarebbe piaciuto entrar a far parte del mondo artistico ma ho sempre avuto voglia di distinguermi da ciò che facevano gli altri colleghi. E cosi ho cercato pian piano di creare un genere tutto mio.
2)   A quale artista ti sei ispirato?
Ho sempre avuto la passione per gli artisti del passato uno fra tutti Charlie Chaplin, non che potessi arrivare ad imitarlo, anche perché copiare qualcuno non ti fa essere originale, ma ho sempre cercato di estrarre l’essenza e ciò che era lo spirito della scena. Tra gli artisti di oggi ammiro Arturo Brachetti, lo  guardo come se fosse un guru dell’arte. Quando ho iniziato la mia carriera ed ero più piccolino sono riuscito ad ottenere un appuntamento al teatro Sistina di Roma con lui per qualche consiglio e…missione compiuta.
3)   Hai frequentato una scuola di teatro?
Ho frequentato nel 2003 una scuola di teatro a Palermo diretta da Ernesto Maria Ponte che a sua volta avendo l’esperienza di una scuola come quella di Gigi Proietti ha saputo insegnarmi le prime mosse sceniche e tecniche registiche.
4)   Come nasce l’idea di raccontare una storia attraverso l’uso di mosaici musicali?
Inizialmente ho iniziato con il trasformismo quello classico cercando di cambiarmi in pochi secondi da un vestito all’altro, ma capivo che non ero abbastanza soddisfatto, volevo intensificare la comicità e creare ancora di più, un qualcosa d’insolito, non volevo essere un imitatore di Arturo Brachetti. E fu cosi che creai la prima esibizione musicale. Mi presentai al pubblico che ancora non mi conosceva come un cantante emergente ed insicuro che provava a cantare dal vivo,non appena dalla regia partiva la base musicale, in realtà si capiva che stavo cantando in playback ma in perfetto sincro, i problemi arrivavano dopo, quando il cd cominciava ad incepparsi ed io imperterrito continuavo ad andare a sincro con i vari inceppamenti, fu un successo incredibile e dal 2003 ad oggi è uno dei miei cavalli di battaglia che spesso porto in giro nei teatri e nelle piazze.Poi da lì continuai a sviluppare questo genere creando dei mix musicali ma differenziandomi da chi l’ha già fatto in passato. Nelle mie storie musicali inserisco anche delle vere e proprie scenografie e il collegamento tra una canzone e l’altra deve combaciare perfettamente ed avere un significato ben preciso. La sensazione che il pubblico deve avere è quella di ascoltare una singola canzone, ma che in realtà al suo interno ne ha circa 50, e credetemi che non è facile.
5)Qual è stata l’esperienza artistica più significativa?
Dopo aver aperto gli spettacoli di alcuni tra i più in voga cabarettisti italiani, quali Giovanni Cacioppo, Nino Frassica e ad aver partecipato ad alcune trasmissione nazionali e regionali tra le quali made in sud (edizione su comedy central), il seven show (7Gold), matinèe (Rai 2), insieme (antenna sicilia e canale blu di sky) credo che la mia esperienza artistica più significativa sia stata al teatro jolly di Palermo, perchè la soddisfazione di poter avere una produzione alle spalle che ti supporta e appoggia i tuoi progetti non è da tutti, specialmente in Sicilia dove vince chi è già affermato e conosciuto. L’anno scorso ho creato il mio primo spettacolo dagli effetti speciali sensazionali “Wonderful world”, è stato un successo incredibile abbiamo superato le 2000 presenze. L’emozione che riesce a darti il teatro, la tv non riesce a suscitarla.


6)quali sono gli aggettivi che ti identificano artisticamente parlano?
Fantasia, creatività e originalità.
7) i tuoi spettacoli sono un connubio perfetto tra effetti sonori e visivi creati per incantare gli spettatori proiettandoli in mondi meravigliosi onirici e senza tempo. Quali sensazioni vuoi trasmettere oltre la comicità?
Da sempre sono stato un sognatore, certe volte mi perdo nei miei pensieri e viaggio in mondi immaginari e cerco di trasferirli sul palco pensando che niente è impossibile... il tutto senza uso di stupefacenti... L’obiettivo principale dei miei spettacoli è che il pubblico deve perdersi per qualche oretta in un mondo sensazionale, tutti devono avere la sensazione di sentirsi leggeri e di non pensare a ciò che è la realtà effettiva. In wonderful world è stato così, quando in un battibaleno il palcoscenico si trasformava in un enorme acquario ed io mi muovevo insieme a degli enormi pesci tra le bolle di sapone, il pubblico tornava bambino ed era felice, perché 5 minuti prima aveva riso fino alle lacrime e 5 minuti dopo si stava emozionando. Ecco, il mio spettacolo deve essere una sorpresa continua e un connubio perfetto tra comicità ed emozioni.
8)hai mai pensato di raccontare favole ad un pubblico di bambini sfruttando il tuo talento artistico
Si ho pensato più volte ad un progetto che potesse andar bene per i più piccoli, ma in realtà tutto ciò che eseguo sul palco fa divertire anche i bambini ma si orienta ad un pubblico adulto lasciandogli un messaggio. Non riesco a creare un repertorio esclusivo per i bambini perché non riesco ad essere ciò che non sono. C’è da dire anche un’altra cosa che i bambini di oggi non sono più quelli di una volta, oggi nascono con un tablet in mano e hanno un’intelligenza superiore ai bambini del passato. Quei bambini che hanno visto “wonderful world” ne sono rimasti positivamente colpiti, guardavano le luci, le ambientazioni,ascoltavano le musiche e restavano incantati, per questo dico che il mio spettacolo è adatto a tutte le fasce d’età.
9)quale sarà la data del tuo prossimo spettacolo? Dove?
Siamo già nel periodo estivo e tra un po’ porterò in tour il mio spettacolo, girerò con 2 tipologie di spettacolo uno avrà il titolo di “non ho tempo da perdere” che è uno spettacolo adatto per le piazze pieno di comicità ed effetti speciali, poi porterò dove sarà possibile “wonderful world”, spettacolo con molte esigenze tecniche e richiede una squadra tecnica. Posso dire che il 26 Luglio sarò in piazza Duca di Camastra a S.Stefano di Camastra con “non ho tempo da perdere” e il 30 di Agosto “wonderful world” sarà in scena al teatro Vito Zappalà di Mondello (Pa), pian piano arriveranno tantissime altre date quindi consiglio chiunque voglia vedermi all’opera di aggiungermi su facebook.
10)ci vuoi parlare del tuo spettacoli “al di là dei sogni” che verrà messo in scena a gennaio 2015 al teatro jolly di Palermo?
È un onore per me essere stato inserito per la seconda volta nella stagione abbonamenti del teatro jolly di Palermo che vanta la presenza di artisti nazionali del panorama teatrale e televisivo come Pino Insegno e Roberto Ciufoli, Francesca Reggiani,Francesco Scimemi ecc… Il mio nuovo lavoro che ultimerò in estate, racconta la storia di un uomo che si ritrova improvvisamente morto e pieno di stupore affronta il suo ultimo viaggio prima di essere messo a giudizio da Dio. Tramite uno spirito guida e un treno magico (che realmente camminerà sul palco) quest’uomo potrà esaudire quelli che sono i suoi ultimi desideri, potrà essere chiunque e viaggiare per mondi totalmente folli. La comicità sarà sorprendete quando si ritroverà ad essere Adamo e finalmente farà i conti con la sua Eva nel giardino dell’eden, poi ballerà con uno struzzo e penserà di poter vincere un oscar, si tufferà coraggiosamente nel mondo del cinema dove si ritroverà ad essere John travolta, Mary poppins e tutte le suore di sister act, giungerà all’inferno per poi passare ai programmi televisivi più seguiti, fin quando il suo viaggio avrà una fine e lì la comicità lascerà spazio alle emozioni e agli effetti speciali. Uno spettacolo unico in Italia da non perdere.
11) ci sveli un segreto? Qualcosa che non hai mai detto a nessun altro,solo per i lettori di postillare?
In realtà non ho tantissimi segreti, ma un tocco di polemica ci sta sempre. Molti oggi si credono artisti e attori, tutti vogliono fare teatro ed essere comici. La comicità secondo me è un dono innato, si possono imparare le tecniche sceniche ma il resto è solo dote naturale. Tanti ancora oggi, nel settore teatrale tendono a mettermi da parte per la paura di rischiare con un giovane e questa è la mentalità che più detesto, come se un veterano del teatro non possa apprendere da un giovane e viceversa. Tutti abbiamo da imparare e non si smette mai di studiare per conoscere gli aspetti più nascosti del nostro lavoro.
12) grazie per il tempo che ci hai concesso per questa intervista. Saluteresti i nostri lettori?
Certamente, saluto tutti i lettori di postillare e ringrazio coloro che hanno perso del “tempo” leggendo le mie risposte..ho messo la parola tempo tra virgolette... perchè il tempo è sempre il protagonista dei miei spettacoli… mi sfugge ma ogni tanto riesco ad afferrarlo e a trattenerlo ed oggi rispondendo alle vostre domande il “tempo” è volato... alla prossima.






AUTOBIOGRAFIA Manfredi Di Liberto
Manfredi Di Liberto è un attore comico e fantasista italiano. Nel 2003 frequenta la scuola di recitazione di Ernesto Maria Ponte e successivamente si dedica alla ricerca di un genere nuovo di teatro comico consigliato dal più grande trasformista del mondo Arturo Brachetti, che si propone per qualche consiglio. I suoi numeri dalla fantasia esplosiva lo portano inizialmente ad aprire spettacoli a vari comici nazionali e ad entrare nel cast fisso di alcune trasmissioni televisive quali il Seven Show (7 gold/odeon tv) matinèe condotta da Rossella Brescia e Giampiero Ingrassia fino ad arrivare alla più giovane trasmissione made in Napoli "made in sud" (edizione su comedy central) e fa parte ormai da 3 anni del cast fisso del talk show Insieme condotto da Salvo La Rosa. Di Liberto perfeziona la sua mimica inventandosi un genere tutto suo che ancora in Italia non esiste, studia i mimi del passato e riesce nell'intento di creare situazioni paradossali con l'aiuto della musica relazionandola agli oggetti sul palco e agli effetti speciali, un genere che desta curiosità allo spettatore che viene proiettato in una dimensione totalmente comica e fantastica.





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