Gli ultimi giorni di dicembre si prefigurano ricchi e pieni di
eventi culturali e musicali.
Tra i luoghi promotori della buona musica non può di certo
mancare all’appello Cefalù, territorio madonita da sempre attivo e sensibile
alla diffusione di spettacoli, aperto ad accogliere concerti di ogni genere, da
quelli classici, a quelli rock fino a quelli pop.
Concentrandoci sul genere classico, un concerto da non
perdere è quello in programma al Teatro Cicero di Cefalù, il 30 dicembre. Ad
esibirsi saranno due valenti e giovani musicisti, Mauro Schembri, (mandolino) e
Alessandro Greco (pianoforte), che saliranno sul palco del teatro in occasione
dell’ultimo evento della Stagione Concertistica degli Amici della musica
Cicero. Il primo diplomatosi in mandolino al Conservatorio V. Bellini di
Palermo sotto la guida del Maestro Emanuele Buzi e perfezionatosi col Maestro
Dorina Frati, ha all’attivo quindici Festival Internazionali con l’Associazione
“Sikania” diretta da Lorenzo Puma. In passato ha anche collaborato con il
Teatro Massimo di Palermo, l’Ente Filarmonica Franco Ferrara, e da solista con
l’Orchestra da Camera “Salvatore Cicero” al Teatro Politeama di Palermo per la
Stagione “Amici della musica”. E’ stato inoltre il secondo classificato del
prestigioso concorso nazionale “Premio Abbado” nella sezione mandolino.
Attualmente fa parte del Quintetto Nomos, che sin dalla sua nascita (2011) ha
riscosso un certo successo nel territorio siciliano. Il secondo invece inizia
gli studi pianistici molto giovane, studiando sotto la guida del Maestro
Giuseppe Lo Mauro, per poi proseguirli presso l’accademia “Clara Schumann” di
Palermo con il Maestro Giuseppe Messina. Nel 2010, dopo il diploma in
pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e dopo una serie di Master
Class, ottiene a San Giovanni Teatino il Primo Premio “Franz Liszt” (2009), cui
seguiranno quello di Palermo e di Catania. Attualmente è docente di pianoforte
al liceo musicale e coreutico “Joan Miro” di Sant’Agata di Militello.
Il duo Schembri-Greco, ha una storia recente; esso infatti è
nato nell’aprile 2015 da un’idea degli stessi musicisti in occasione di una
collaborazione con l’Auditorium Rai di Palermo e il progetto GMC (giovani
musicisti del Conservatorio V. Bellini di Palermo). Nonostante la sua recente
formazione ha già riscontrato diversi successi, esibendosi presso numerose
associazioni culturali regionali riscuotendo un grande apprezzamento.
Il programma eseguito dai due giovani prevede un ricco e
composito repertorio, con un’attenzione particolare alle musiche originali per
questa formazione e a quelle contemporanee: si andrà infatti dal classicismo
delle composizioni di Beethoven e Hummel a quello di Calace, fino ai brani più
contemporanei di Kaufmann e Chailly.
Si tratta dunque di composizioni che hanno lo scopo di
mettere in luce, oltre che le qualità timbriche e sonore del pianoforte, uno
strumento come il mandolino, un tempo utilizzato soprattutto in ambienti colti.
L’intento dei musicisti è proprio quello di dimostrare e far comprendere al
pubblico che quest’ultimo (troppo spesso associato alla cultura popolare) è
anche uno strumento colto.
Quello dei due musicisti sarà dunque un vero e proprio
excursus sonoro che, iniziando dallo stile classico beethoveniano, proseguendo
con le musiche della scuola napoletana di Calace, e approdando alle
sperimentazioni ritmiche e timbriche contemporanee di Genzmer e Chailly, sarà
in grado di trasportare l’ascoltatore in un viaggio sonoro cronologico davvero
suggestivo e unico nel suo genere.
Lavinia
Alberti