Un mare di gente
a flutti disordinati
s'è riversato nelle piazze,
nelle strade e nei sobborghi.
È tutto un gran vociare
che gela il sangue,
come uno scricchiolio di ossa rotte.
Non si può volere e pensare
nel frastuono assordante;
nell'odore di calca
c'è aria di festa.
a flutti disordinati
s'è riversato nelle piazze,
nelle strade e nei sobborghi.
È tutto un gran vociare
che gela il sangue,
come uno scricchiolio di ossa rotte.
Non si può volere e pensare
nel frastuono assordante;
nell'odore di calca
c'è aria di festa.
A 34 anni dall'omicidio di mafia del giovane siciliano, promotore del circolo "Musica e Cultura" e portavoce della mitica Radio Aut. È questa la distanza che separa quella che era a Cinisi la casa di Peppino Impastato, ora sede dell’associazione dedicata a lui e alla mamma, dalla casa di Badalamenti, il boss mafioso che ne decretò l’omicidio. 100 passi percorsi oggi, nell'anniversario della morte di Peppino, dai tanti sindaci, tra cui il sindaco di Lamezia Terme, e rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito all’iniziativa promossa da Avviso Pubblico e dall’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
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