L'incontro con i collaboratori. La Borsa e i mercati hanno accolto per il momento in modo prudente l'elezione di Hollande, concentrando le reazioni negative sulla Grecia. Il neopresidente, atteso da sfide cruciali che vuole affrontare impostando la lotta alla crisi più sulla crescita che non sul rigore, ha chiamato i più stretti collaboratori nel quartier generale della campagna elettorale, in avenue de Segur, a Parigi. Fra loro ci sono Pierre Moscovici e Manuel Valls, quest'ultimo potrebbe diventare primo ministro, ma si fa anche il nome di Jean-Marc Ayrault. Il gruppo ristretto sta passando al vaglio i dossier più urgenti, quelli che riguardano la crisi, ma anche il "cambiamento" di Hollande. Si tratta di documenti che il presidente porterà a Berlino dalla cancelliera Angela Merkel. Il viaggio, ha detto Moscovici, si farà "subito dopo l'investitura".
Berlino esclude revisione del patto fiscale. Questa mattina c'era attesa per le reazioni in Germania al risultato del voto.
La cancelliera tedesca ha fatto sapere che è pronta ad accogliere "a braccia aperte" il neo presidente francese nel corso della sua visita a Berlino. Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert ha detto che "la collaborazione sarà buona anche con Hollande". Berlino esclude però una revisione del patto fiscale dell'Unione europea, malgrado le richieste del neopresidente francese durante la campagna elettorale. I giornali tedeschi leggono comunque in modo univoco l'esito del voto di ieri: la vittoria del candidato socialista equivale a una sconfitta per il cancelliere tedesco, che ha sostenuto fino in fondo il conservatore Sarkozy. Gran parte dei giornali tedeschi comunque è convinta che il nuovo presidente davanti alla crisi dovrà presto fare macchina indietro sulle sue promesse elettorali. Lo 'Spiegel' titola il suo commento "Il presidente che dovrà deludere la Francia"
I dati. Secondo i dati ufficiali il nuovo presidente della Repubblica ha staccato il presidente uscente di poco più di tre punti di percentuale. Sarkozy ha, infatti, ottenuto il 48,38% dei voti, recuperando nel testa a testa finale almeno due punti rispetto ai sondaggi più accreditati, che non gli sono, tuttavia, bastati per ottenere la riconferma all'Eliseo. Hollande ha avuto oltre 18 milioni di voti, rispetto ai 16,9 milioni andati a Sarkozi, mentre 2,1 milioni sono risultate le schede bianche o nulle.
(Repubblica)
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