Sono dati drammatici quelli fotografati nel corso del consiglio generale della Cisl. I cassintegrati sono 11.530 in più rispetto all'anno scorso. La disoccupazione tocca livelli record e si è attestata al 20%. E c'è un fenomeno tutto nuovo: i senza lavoro over 50
Barboni, cassintegrati. Giovani disoccupati e anziani con una pensione minima. A Palermo oltre 6 mila famiglie vivono in regime di totale povertà, senza percepire un reddito. Una situazione drammatica, certificata dai numeri. C'è chi deve accontentarsi di pensioni da 500 euro al mese. O chi è costretto alla cassa integrazione (11.530 in più rispetto all'anno scorso). Ma l'incubo numero uno si chiama la disoccupazione, che nel 2013 ha toccato punte da recessione. A Palermo si è attestata al 20%. Con un fenomeno tutto nuovo: i senza lavoro over 50. A peggiorare il quadro c'è un altro dato di fatto: 1002 imprese dall'inizio dell'anno hanno chiuso i battenti.
I numeri forniti durante il Consiglio generale Cisl Palermo-Trapani di oggi, fanno paura. "Ci troviamo in una situazione di crisi che appare infinita, è come una tempesta che sta portando effetti sociali disastrosi - attacca Maurizio Bernava, segretario regionale Cisl -. La soluzione è fare il possibile per concentrare tutte le risorse, creare lavoro produttivo e sostenere gli investimenti per le imprese. Serve un'operazione pedagogica sulla classe dirigente perché la Sicilia è la prima regione nella classifica della povertà, e anche le imprese sane sono travolte dalla concorrenza sleale di falsi imprenditori sostenuti da interessi mafiosi e dalla mancanza di controlli. La politica siciliana porta dentro di sè una maledetta malattia, che la induce a pensare sempre e solo a come raccogliere voti, come saltare da una campagna elettorale all'altra. E' un virus che rischia di portare al tracollo".
(PalermoToday)
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