9 settembre 2012

Nuovo record per il teletrasporto


Un team di ricercatori dell'ESA, l'agenzia spaziale europea, ha teletrasportato un fotone a oltre 140 km di distanza. È un record.



La notizia è di quelle che farebbero sobbalzare dalla sedia se ci si fermasse al titolo. Si, è vero, si è riusciti a teletrasportare per ben 143 chilometri le caratteristiche di una particella di luce, ossia di un fotone, ma il lettore legga bene. Ciò che sono state teletrasportate sono le “caratteristiche” di un oggetto non un oggetto. 
Non è la prima volta che riesce un esperimento del genere. In passato si è riusciti a teletrasportare a breve distanza i fotoni (è più facile) e persino atomi.
Questa volta a riuscirci sono stati i ricercatori dell'Optical Ground Station dell'Agenzia spaziale europea (Esa) alle Canarie.

È l’ora del teletrasporto
Sembra strano tutto ciò. In realtà lo è perché è strano il mondo in cui avvengono questi esperimenti , ossia il mondo quantistico che si manifesta solo a livello subatomico. Ma allora cosa sono riusciti a realizzare i ricercatori? Essi sono riusciti nell’intento di trasferire le proprietà fisiche di un fotone da un luogo ad un altro, come da Milano a Torino, o meglio ancora sono riusciti in quello che i fisici chiamano “entanglement” a lunga distanza, un processo attraverso il quale gli elementi di una coppia di fotoni (gli elementi che trasportano la luce), anche se posti a distanze notevoli, hanno ottenuto le stesse caratteristiche interagendo solo su uno di essi.

Intermediazioni microscopiche
Ciò che i fisici chiamano teletrasporto, in realtà è un fenomeno complicato, che consiste nel trasferire le proprietà di una particella a un'altra, tramite una terza mediatrice. Ciò è possibile grazie a una proprietà del mondo microscopico detta "entanglement" ( intrecciamento): una correlazione molto forte che si stabilisce tra due particelle "gemelle". Se una particella ruota come una trottola in un certo verso ( spin), la sua particella gemella potrebbe avere la proprietà di girare sempre in senso opposto, anche se si trova in un'altra galassia.


Ponte quantistico

È come se si fosse riusciti a costruire un ponte virtuale che ha unito i due luoghi dell’esperimento che ha trasferito le caratteristiche di un fotone all’altro. 

Le difficoltà sono notevoli, perché anche piccole perturbazioni nell’atmosfera possono creare difficoltà nel trasporto di tali informazioni.

 Il prossimo esperimento che supererà quelli fin qui fatti consisterà in un teletrasporto quantistico tra la Terra e un satellite in orbita terrestre


(focus)

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