Alessandra Salerno, classe 1987,
è una giovane cantante palermitana da poco emersa nel panorama della musica
italiana. La Salerno vanta diverse apparizioni televisive negli ultimi tempi,
ma è soprattutto con l’esibizione a The
Voice of Italy 2015 che emerge il suo talento; per dimostrare quest’ultimo,
la cantante ha scelto di farlo con un brano molto famoso: Creep dei Radiohead, in un’inedita versione arrangiata con
l’Autoharp.
L’originalità della cantante
consiste oltre che nella sua vocalità non indifferente, in questo
strumento.
Sin
dai primi accordi il pubblico e soprattutto la giuria in studio è colpita non
solo dalla sua vocalità penetrante e coinvolgente al contempo, ma anche
dall’accompagnamento che nell’insieme risulta un ibrido tra una fisarmonica,
un’arpa e una chitarra. Il risultato è strabiliante.
A dire il vero, ancor di più colpisce il fatto
che una ragazza all’apparenza così timida e fragile come lei, tiri fuori in
certi casi una voce così portentosa, alternando tali momenti anche ad acuti
davvero sorprendenti. Insomma, la Salerno si presenta sin da subito una
cantante dalle mille sorprese in grado di modulare i timbri vocali e gli
accordi in base ai suoi scopi e all’atmosfera che vuole creare; è dunque una
vera e propria incantatrice, e in effetti si è dimostrata tale dato che è stata
in grado di convincere la commissione giudicante all’unanimità, entrando nel
team di Piero Pelù.
L’emozione
della Salerno nel vedere poco prima dell’esibizione la giuria schierata è
tanta, infatti queste sono le sue parole: “Quando
li ho visti grati verso di me sono rimasta paralizzata”. Ancor più entusiasmante è stato per la Salerno vedere gli apprezzamenti
della giuria.
Quest’ultima nei confronti della palermitana si è espressa
chiaramente: la sua infatti è una musica straordinaria non solo per la perfetta
commistione tra lo strumento e la voce, come detto poc’anzi, ma anche per ciò che è in grado di
trasmettere; la sua voce sembra quasi una preghiera, che emana un qualcosa di
spirituale, andando oltre i confini della materialità. Insomma…sembra portare,
almeno per il tempo della canzone, in un mondo più astratto, quasi etereo e
metafisico.
Lo stesso Piero Pelù, ha riconosciuto
l’eccezionalità della giovane palermitana, tanto da invitarla a entrare nel suo
team; egli ha apprezzato soprattutto il fatto che la Salerno ha saputo rendere
una canzone così hard come Creep, in
qualcosa di celestiale. Meglio ancora, ciò che ha colpito Pelù maggiormente è
stato il fatto che la cantante ha saputo unire i due aspetti: l’elemento rock e
quello più leggero; concludendo il suo apprezzamento nei confronti della
palermitana, Pelù ha così definito la sua personalità: “un po’ diabolica e un po’ angelica”.
Quanto al suo strumento e alle
sue capacità espressive, non si può negare che esso abbia giocato un ruolo
fondamentale per il suo successo, proprio per le atmosfere create: suggestive e
cariche di emotività. Dal punto di vista rappresentativo e simbolico, sia la
strumentazione che la sua voce sembrano incarnare la duplice personalità che
c’è in lei: da un lato i suoni dolci e malinconici che imitano un po’ la
fisarmonica, la chitarra e l’arpa rimandano al suo lato più debole ed emotivo,
dall’altro la sua vocalità a volte irruenta e aggressiva, mostra il suo lato
più prorompente. Dietro il suo aspetto cela dunque una grande carica, un’anima
rock e classica.
L’audience a cui si rivolge la cantante
palermitana è dunque eclettica, proprio perché variegato è il suo modo di
approcciarsi al pubblico.
La Salerno dunque con questo suo modo di fare musica è
destinata, almeno per il momento, ad essere la nuova star musicale del momento,
un po’ come nel 2010 era stata la giovane cantautrice romana, Nathalie, che con
la sua esibizione al talent X Factor
e con le sue canzoni inedite, aveva riscontrato un gran successo, vincendo
anche il la quarta edizione del talent.
Lavinia
Alberti
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