16 novembre 2015

Postillare rivista: novembre 2015


2 novembre 2015

TOUR CULTURALE di domenica 8 Novembre


Partenza: ore 9.30 Piazza Bellini
Arrivo: ore 13.00 Chiesa dei Santi Quaranta Martiri dei Nobili Pisani

ITINERARIO
- VISITA DELLA MARTORANA
- VISITA DELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE DEI TEATINI
- VISITA DELL'ORATORIO DI SAN PIETRO - EX CASA CONVENTUALE DEI PADRI CROCIFERI
- CHIESA DEI SANTI QUARANTA MARTIRI DEI NOBILI PISANI

Costo € 15,00. BIMBI (6-10 ANNI) € 10,00                                                                   (COMPRENSIVO DI TICKET DI INGRESSO AI MONUMENTI, GUIDA TURISTICA AUTORIZZATA, ACCOMPAGNATORE, NOLEGGIO WHISPER)
 
DESCRIZIONE:
In occasione del TERZO CENTENARIO del suo arrivo in Sicilia, Palermo Cultour ha il piacere di dedicare un tour dedicato a questo celebratissimo artista fiammingo andando alla scoperta delle opere meno note e più nascoste presenti all'interno di chiese e conventi cittadini. Inizieremo le nostre visite rispettando anche un minimo di ordine cronologico. Cominceremo, pertanto, dalla chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o Martorana - da poco restaurata - dove nel 1717, nei primi anni della sua attività pittorica, l'artista ebbe l'incarico di decorare le volte, i sottarchi e le due prime cappelle della parte aggiunta durante il Seicento all'antica chiesa medievale. Ivi dipinse episodi della Vita di Cristo e di Maria e, negli archi, mezze figure di santi e sante.
A seguire effettueremo una piccola visita all'interno della chiesa di San Giuseppe dei Teatini ai Quattro Canti per ammirare le decorazioni della cupola e dei peducci considerate una delle realizzazioni più insigni del barocco palermitano.
Sulla Via Maqueda, superando i Quattro Canti visiteremo l'oratorio di San Pietro, un gioiello nascosto all'interno dell'ex Casa Conventuale dei Padri Crociferi in Santa Ninfa ai Crociferi Fondato dalla confraternita della "Carità di San Pietro" per aiutare i preti poveri e per raccogliere i fondi da utilizzare per il riscatto dei religiosi rapiti durante le incursioni dei pirati, è considerata una delle ultime opere dell'artista. Una vera e propria macchina pittorica dalla densa e corposa pennellata che ritrae trompe-l'oeil architettonici arricchiti da falsi stucchi, conchiglie e cartigli.
Verso il 1725 troviamo l'artista impegnato nella decorazione a fresco della volta e delle pareti della chiesa dei Santi Quaranta Martiri dei Nobili Pisani, dove crea con profusione di ori e di stucchi una delle più ricche e fastose decorazioni barocche che sia dato di vedere in Sicilia. Questa l'unica opera firmata che contenga anche l'indicazione della sua patria d'origine: "Guglielmus Borremans Antuerpiensis Pinxit".
Nell'ultima parte della sua vita è probabile che il B., ormai vecchio, rallentasse il ritmo frenetico della sua attività; sono poche le opere documentate in questo periodo. Morì certamente a Palermo il 17 aprile 1744 e fu sepolto nella chiesa del convento dei cappuccini.
 
INFOLINE PRENOTAZIONI: 380.6523494
EMAIL: palermocultour@gmail.com
Oppure prenota direttamente dal sito: CLICCA QUI.

Quarant’anni senza l’intellettuale corsaro

2 novembre 1975: sono già passati 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, sceneggiatore, regista, autore che può essere considerato senza dubbio uno degli intellettuali più controversi nel panorama culturale italiano.
Accostandosi a questa figura, ciò che non si può fare a meno di notare sono l’ “ingenuità” e la sensibilità con cui egli si accostava al mondo; cifra peculiare del poeta era infatti il porsi dalla parte dei più umili e delle classi più disagiate, dei “diversi”, cui certamente egli riservava proprio per il tormentato vissuto personale tutta la sua solidarietà. Non è un caso dunque se egli si poneva dalla parte di questi ultimi; il sottoproletariato infatti rappresentava per il poeta friulano l’unica classe che ancora manteneva una propria spontaneità e genuinità, al contrario della classe borghese che egli criticava aspramente, e ciò si coglie molto  bene sia nei suoi film, che nei suoi testi poetici e letterari. Marxista politicamente e socialmente impegnato, Pasolini aveva fatto della lotta al consumismo e alle ipocrisie borghesi una vera e propria missione.
Si può certamente affermare che con Pasolini l’Italia ha perso 40 anni fa non solo un pezzo di storia ma il contributo delle sue idee di intellettuale poliedrico ed eclettico.
In questi giorni molti sono stati i luoghi della cultura (e soprattutto i teatri romani) che hanno reso omaggio al poeta, raccontando la vita di questo straordinario personaggio del cinema e della cultura del ‘900. La sua personalità di acuto osservatore e per certi versi anche anticipatore del nostro presente è stata ricordata dai principali teatri romani come l’Argentina e il teatro India di Roma che hanno reso omaggio al poeta con diverse rassegne. Il teatro India per l’occasione ha dato vita alla rassegna “Il Teatro di Roma per Pasolini”.
Ad aprire l’omaggio romano sarà la voce recitante di Giovanna Marini, amica intima del poeta, con Sono Pasolini, un moderno oratorio che celebra la ricchezza della poesia e del pensiero pasoliniani. Lo spettacolo è uno dei tasselli del progetto “Il Teatro di Roma per Pasolini” che si compone di sette titoli. A seguire vi sarà L’inedita partita di pallone Pier Paolo! di Giorgio Barberio Corsetti, “giocata” nel campo di Pietralata a Roma (31 ottobre e 1 novembre), una produzione Fattore K.
Giorni intensi questi che hanno visto una vera e propria maratona letteraria; saranno lette poesie, frammenti di raccolte inedite da personaggi che hanno vissuto a fianco del poeta: si andrà da Bernardo Bertolucci a Ninetto Davoli. Per l’occasione all’esterno dei centri saranno allestite delle performances di Street art .
A 40 anni di distanza si sente la mancanza di Pasolini, l’intellettuale inascoltato e poi come spesso accade “santificato” alla morte. Se si è perso l’uomo, di certo non si sono perse le sue idee anticonformista. Il regista friulano, o meglio, il suo pensiero, le sue poesie hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi a 40 anni di distanza un punto di riferimento, una speranza per molti giovani.
                                                                                                                                                   Lavinia Alberti


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