21 luglio 2012

Ha riaperto a Piazza Armerina: La villa romana del casale!



Orari ingresso : per il 2012, dall'ultima domenica di marzo e per tutta la durata dell'ora legale: tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore ore 19,00 (chiusura biglietteria ore 18,00). Con l'ora solare fino alle ore 17,00 (chiusura biglietteria ore 16,00)
Biglietto singolo intero : 10,00 €
Biglietto singolo ridotto:  5,00 €
Note: Biglietto per l'ingresso residenti nella provincia: 1,00 €. Gli Uffici Amministrativi sono in Piazza Duomo Vecchio - Palazzo Trigona a Piazza Armerina.



 La “Villa del Casale” come è stata denominata, ricca di mosaici originalissimi per contenuto e preziosissimi per lo stato di conservazione, è una delle testimonianza che ci restituisce una idea dell’amore che il proprietario della villa doveva avere per la Sicilia, per stabilirvi una residenza così prestigiosa.
“Ci sono luoghi per la storia, dove il tempo ha segnato la sua voce, la verità il suo enigma, nel cuore del mediterraneo, a Piazza Armerina nella dolce valle del casale, maestranze, ispirate scrissero, con la pietra, il testamento di tutta l’umanità classica mentre il vento del tempo, seppelliva le sue spoglie, apparì sulle tessere dei mosaici un racconto musivo, che aveva cucito l’eco di infiniti giorni per comporre le sembianze di memoria e cantare ai turisti le storie, diUlisse,e di Ambrosia, la storia della caccia e della vendemmia, la storia dei giganti e quello dell’impero senza dimenticare mai il destino, umano, che nelle sue opere più significative rimane un mistero….”







La Villa Romana del Casale fu costruita tra la fine del sec. III e l’inizio del sec. IV d.C., nell’ambito di un sistema di latifondi appartenenti a potenti famiglie romane, che vi si recavano a caccia o in vacanza. Alcuni studiosi suppongono che la villa fosse appartenuta ad una personalità altolocata della gerarchia dell’Impero Romano(un Console), mentre altri sostengono che la villa sia appartenuta all’Imperatore M. Valerio Massimiano, dettoHerculeos Victor.
Abitata anche in età araba, la villa fu parzialmente distrutta dai normanni, in seguito, una valanga di fango, provenienti dal monte Mangone, che la sovrasta, la coprì quasi totalmente. con l’intervento della Regione Siciliana negli anni 50, fu portato completamente alla luce l’intero complesso, grazie all’opera dell’archeologo Vinicio Gentili.






Ciò che più piacerà ai visitatori, senza dubbio, sono i magnifici mosaici del pavimento, in tutte le sale, che sono di una ricchezza e di una varietà tale che non ci sono paragoni nel mondo. I mosaici furono realizzati da diversi gruppi di maestranze nordafricane che mediavano eredità alessandrine e tendenze siriache.



Sebbene niente possa dare un’idea compiuta della mirabile decorazione musiva di questa fantastica, singolare, misteriosa villa, consapevoli che non si può rendere con parole ciò che può essere gioia solo attraverso gli occhi, vogliamo tuttavia offrire al visitatore la descrizione e una chiave di comprensione dell’immenso tappeto di mosaici pavimentali che ne fanno una gemma inestimabile nella storia dell’arte.
… e si arriverà smarriti a capire che forse una vacanzaper conoscere tutta questa cultura non basterà mai..

(naxos.com)

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