18 agosto 2012

Oceano mare di Alessandro Baricco


 Consiglio vivamente di concedersi il piacere di questa lettura. E' stato il mio compagno di viaggio questa estate. Proprio mentre lo leggevo mi trovavo a Biarritz in Francia, sulla spiaggia dell'Oceano Atlantico.





"Dove inizia la fine del mare? O addirittura: cosa diciamo quando diciamo: mare? Diciamo l'immenso mostro capace di divorare qualsiasi cosa, o quell'onda che ci schiuma intorno ai piedi? L'acqua che puoi tenere nel cavo della mano o l'abisso che nessuno può vedere? Diciamo tutto in una sola parola o in una sola parola tutto nascondiamo? Sto qui, a una passo dal mare, e neanche riesco a capire, lui, dov'è. Il mare. Il mare."



"La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è la carne e la decima è un uomo che mi guarda e non uccide. L'ultima è una vela. Bianca. All'orizzonte".




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