25 ottobre 2012

Vaccini, bloccate altre 487mila dosi Balduzzi: "Novartis sapeva da luglio"



ROMA - Da venerdi prossimo, sarà attivo il numero verde 1500 per chi ha fatto uso dei vaccini Novartis. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, dopo il nuovo stop nella campagna di prevenzione anti-influenzale. A pochi giorni di distanza dal blocco di 2 milioni e 350mila dosi di vaccino della Crucell 1, il ministero della Salute e l'Aifa, l'agenzia italiana per il farmaco, hanno vietato acquisto e uso di quattro tipologie di vaccini anti-influenzali prodotti dalla multinazionale del farmaco. I vaccini implicati sono Agrippal, Influpozzi subunità, Influpozzi adiuvato e Fluad. Le dosi di vaccini prodotte da Novartis per l'Italia sono 3 milioni, ma i restanti 2,5 milioni non sono ancora uscite dagli stabilimenti di Siena, Rosia e Varese.

Il provvedimento è "a scopo cautelativo e in attesa di ulteriori indagini", ma Balduzzi rivelato che Novartis sapeva delle anomalie nei vaccini sin dall'11 luglio scorso. "Il 18 ottobre - racconta il ministro - Novartis, a margine di una riunione con l'Aifa, ha rappresentato qualche anomalia in alcuni lotti". L'azienda ha fatto una comunicazione informale e l'Aifa ha ricevuto la documentazione il giorno dopo, il 19 ottobre. Dai report è emerso che "la ditta era a conoscenza delle anomalie dall'11 luglio".

Dopo il 19 ottobre Aifa ha fatto studiare i dati e oggi è scattato il blocco cautelativo. Il problema, aggiunge il ministro, pare riguardi le fiale in una percentuale del 3 per mille, con la formazione di particelle all'interno delle fiale. "Consigliamo a chi ha acquistato il vaccino di attendere, prima di utilizzarlo, altre informazioni da parte delle autorità sanitarie". "Non abbiamo evidenze che le anomalie possano avere effetti negativi - aggiunge il ministro- ma fra questi ci possono essere eventi locali di tipo dermatologico o di sistema, come l'innalzamento della temperatura corporea".

Aifa, inoltre, "ha avviato un allarme veloce" in relazione ai prodotti dall'azienda Novartis "anche in tutta Europa e Canada - comunica ancora Balduzzi -. Questo perché l'Aifa è l'autorità di riferimento per la registrazione di tali vaccini". Domani il ministro Balduzzi incontrerà i vertici di Novartis per chiarire la vicenda.

Delle oltre 487 mila dosi di vaccino Novartis bloccate oggi, "175 mila sono distribuite alle farmacie e 312 mila alle Asl - spiega Balduzzi -. Chi avesse ricevuto l'iniezione di uno di questi quattro prodotti e non ha avuto effetti collaterali potrebbe aver utilizzato una delle fiale integre, oppure potrebbe significare che il problema rilevato non sortisce effetti negativi. Da venerdì mattina sarà comunque attivo un numero verde, il 1500, per chi volesse avere informazioni: risponderanno gli esperti del ministero della Salute".

Intanto è già partito l'avviso a tutte le farmacie d'Italia. Annarosa Raccalo, la presidente di Federfarma ha confermato che subito dopo l'annuncio da parte del ministero "sono state contattate immediatamente le oltre 18 mila farmacie italiane".

Ma il divieto di acquisto e l'uso dei vaccini influenzali della Novartis creerà non pochi problemi agli italiani e al Servizio sanitario nazionale. "Rimarremo scoperti per un bel po', proprio ora che partiva la campagna di vaccinazione - afferma il professor Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e presidente della terza sezione del Consiglio Superiore di Sanità. "In Italia si vaccinano ogni anno soprattutto tutti gli over 65, ci sono almeno dieci milioni di persone che hanno bisogno del vaccino - ha aggiunto - non c'è dubbio che si creerà un problema enorme".

Un problema che al momento, come tante Asl, sta affrontando anche l'azienda sanitaria di Milano. "Prudentemente - afferma Ciconali, direttore del Servizio Igiene e sanità pubblica dell'Asl milanese - avevamo suddiviso le ordinazioni di vaccino in tre parti: 65 mila dosi da Crucell, 75 mila da Novartis e altre 75 mila da Sanofi", per un totale di oltre 200 mila dosi. "Non ci potevamo certo aspettare problemi in due aziende su tre, invece è successo".

"E' veramente terribile", prosegue l'esperto. "Dopo la comunicazione della Crucell della scorsa settimana, ormai la Regione Lombardia ci aveva tranquillizzato sul fatto che erano state attivate tutte le procedure per il recupero delle dosi mancanti, ma adesso la crisi sarà sicuramente peggiore e ora come ora ci viene compromessa la possibilità di accontentare tutte le fasce" di popolazione 'target' della vaccinazione. "Senza contare che - aggiunge l'esperto - i vaccini vietati oggi sono proprio quelli che avremmo dovuto consegnare ai medici di medicina generale, perché specificatamente destinati agli anziani e ai pazienti più fragili. Ovviamente confido che si possa trovare una soluzione in tempi rapidi, ma al momento non sono assolutamente in grado di fare previsioni. Staremo a vedere. Come si dice, non c'è limite al peggio".

Nel frattempo il Codacons esprime forte preoccupazione per questo nuovo stop.  "Il ministro Balduzzi - spiega l'associazione dei consumatori - deve dire chiaramente se ci sono o meno rischi per la salute degli utenti, e se ora si registreranno ritardi nella fornitura dei vaccini nel nostro paese". Il Codacons chiede in particolare di poter "capire cosa sta succedendo, e come sia possibile che numerosi vaccini antinfluenzali siano ritirati dal commercio o vietati dopo il caso analogo dei prodotti della Crucell". "Le autorità sanitarie italiane ed europee - continua il Codacons - devono aprire una inchiesta per fare chiarezza ed informare correttamente i cittadini". Sulla questione l'associazione ha già denunciato nei mesi scorsi come in Italia, nonostante la legge imponga solo 4 vaccini pediatrici obbligatori, ne vengano somministrati 6, una scelta illogica e dannosa che costa alla collettività 114 milioni di euro annui.


La situazione regione per regione.
 Le prime notizie del blocco dei vaccini arrivano dal Veneto. Tutte le dosi presenti nelle Ullss, circa 170 mila, sono state fermate. "Nessuna dose, è arrivata all'utilizzatore finale. quindi non c'è nulla da temere, tra l'altro l'avvio della campagna vaccinale pubblica è previsto dal 5 novembre prossimo" ha detto l'assessore regionale alla Sanità del Veneto Luca Coletto

Anche in Toscana non è mai stato distribuito. Le quasi 400 mila dosi ordinate dalle Asl non sono ancora neppure arrivate, secondo quanto riferisce l'assessore toscano al diritto alla Salute Luigi Marroni.

In Trentino Alto Adige non hanno ordinato vaccini antinfluenzali da Novartis. L'Azienda sanitaria di Bolzano riceverà le dosi vaccinali presumibilmente nell'arco delle prossime due settimane e partirà immediatamente con le vaccinazioni, ma i vaccini che saranno somministrati non fanno parte di quelli vietati oggi dal Ministero della Salute. Mentre la provincia di Trento partirà con le vaccinazioni il 5 novembre.

In Liguria ammontano a 139mila e 300 le dosi di vaccino antinfluenzale che la casa farmaceutica Novartis si era aggiudicata nella gara regionale, ma come in Toscana non sono ancora arrivate.

Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia la campagna antinfluenzale non è ancora stata avviata, i vaccini bloccati non sono disponibili e ogni possibile acquisizione presso la ditta Novartis, secondo le direttive del ministero, è stata cautelativamente vietata.


(Repubblica)

Nessun commento:

Posta un commento

Newsletter di Postillare


iscriviti cancellati