Buongiorno amici!
A quanti di voi è capitato almeno una
volta di addentrarvi nei mercati di Palermo e di chiedervi come fossero prima?
Facciamo un viaggio “virtuale” in
questo pezzo di storia della nostra città.
Iniziamo dal
mercato della Vucciria in Piazza Caracciolo, così pittoresca da aver
ispirato a Guttuso il magnifico dipinto "La Vucciria". Era il mercato
alimentare preferito dai palermitani, soprattutto dagli intenditori di generi
alimentari freschi e genuini. Il nome deriva dal francese "boucherie",
che significa macelleria ma era rinomato il pesce che si vendeva a prezzi
accessibili e molto più conveniente rispetto alle pescherie cittadine. Questa piazza, ogni giorno, fino a tarda
sera, era come un palcoscenico. Ovunque e tono su tono, le voci dei
venditori illustravano la bontà della
loro merce. Vi si trovavano tutti i generi alimentari possibili e immaginabili
e tante bancarelle con spezie e odori. Ci si muoveva insomma tra odori, sapori
e colori. Oggi questo mercato ha perso la sua importanza. Alcuni venditori
hanno chiuso bottega e la sera si trasforma in un punto di incontro per ragazzi che vogliono divertirsi.
Tra i mercati
non alimentari ricordiamo "I Lattarini" . Questa parola deriva
dall'arabo suk-el-attarin, ovvero mercato dei droghieri, che negli anni
rivoluzionari del '68 furono le più frequentate boutique dei giovani. Vi si
trovavano a buon prezzo anche i jeans americani originali, tute e impermeabili
di gomma, maglioni e scarponi militari. Oggi è rimasto qualche negozietto che
vende articoli per la neve e qualche magazzino di lana all'ingrosso.
Il Mercato
delle Pulci era un'accozzaglia immensa sottoforma di bidonville di
"patacche". Vi si potevano trovare imitazioni di quadri famosi,
oggettistica varia, libri antichi e qualche oggetto di antiquariato. Oggi di
tutto questo resta ben poco ma vale la pena passarci per trovare qualche buona
occasione.
Con l'avvento
dei supermercati prima e dei centri
commerciali poi, questi mercati hanno perso molta importanza. La cultura dei
grandi centri commerciali aperti anche di domenica ha fatto sì che si perdesse
la buona abitudine di fare la spesa nei mercati del centro storico dove, non
solo si faceva la spesa all'aria aperta e il contatto coi negozianti era più
diretto ma, per i più curiosi, era anche possibile approfittare di quel tempo a
disposizione per fare un giretto nella propria città.
A presto.
Emiliana Modigliani
Foto di Debora Collotta ( Mercato del Capo)
Nessun commento:
Posta un commento