16 ottobre 2015

Incontriamo Fabio, chitarrista, compositore ed uno dei principali fondatori del ‘progetto artistico’ denominato Backstage

1)Di cosa si occupa il progetto BackStage e perché non si può definire una semplice band?

Questo progetto nacque una notte, dopo tanti discorsi intrecciati tipici di quegli orari....hai presente, intorno alle 3\4 del mattino sotto le stelle e aspettando un’alba che ancora deve venire??…si discuteva di emozioni e ci si chiedeva.: ma come fare un qualcosa di diverso dalle solite band? E allora venne l’idea :  un progetto che fosse tanti progetti insieme….già a partire dal nome. Il ‘Backstage’ normalmente viene inteso come il ‘retropalco’..io invece lo intendo come <tutto ciò che sta dietro le emozioni>…ecco, Backstage è tutto ciò che ha a che fare con le emozioni…in questo progetto vengono ideati e realizzati concerti di vario genere, cover riarrangiate, canzoni inedite, videoclips, cortometraggi…il tutto avvalendosi di numerose cantanti e varie collaborazioni







2) Non solo una persona eclettica che abbraccia diversi ambiti, ma anche un artista che nel suo ambito abbraccia molti generi! Sono sempre più sorpresa! Parlaci di qualche tua collaborazione!

Come dicevo, questa non è la classica band con un numero fisso e limitato di elementi. Proprio perché è un progetto nato per abbracciare vari generi e varie iniziative, le collaborazioni sono tantissime. Ci sono le ‘puperock’ capitanate da Stefy Norato con cui suono musica ‘tosta’ e con cui facciamo da un paio di anni concerti sempre più infuocati specie fuori Palermo…, c’è il progetto delle cover riarrangiate con Dani Dieli,, c’è la collaborazione con Federika D’aguanno con cui abbiamo già vinto una importante rassegna musicale, ci sono collaborazioni con radio e studi di registrazione… poi in questi anni ho avuto modo di comporre tanta musica e di avere il supporto di grandi arrangiatrici  in studio di registrazione,come, appunto le ‘Puperock’,Eugenia Marino con cui tra l’altro ho suonato quasi ‘una vita’insieme,Eliana Morici, Studio Shasa Arcuri….etc

3) Tra tutti i tipi di musica quale e’ quella che più ascolti o ti piace riprodurre?

Io sono cresciuto con la musica dei Rolling Stones, Tina Turner, Pink Floyd, Led Zeppelin, Doors…ma alla fine penso di avere ascoltato  e suonato un poco di tutto…sviluppando poi uno stile che è una specie di ‘sintesi’ dei vari momenti musicali che ho vissuto…dal blues, al rock and roll fino al pop-rock

4) “Il Fabio compositore” dove trova le sue ispirazioni e quando soprattutto, se c’è un momento dedicato

Le canzoni nascono sempre da qualcosa che ti ‘tocca dentro’..può essere una sensazione..un ricordo..una fantasia. C’è una frase molto significativa che ricordo sempre..e cioè che i sogni è come se stessero a dieci passi di distanza..  sta a noi percorrere quei dieci passi verso di essi..e mentre percorriamo quei passi si vivono emozioni..non importa poi se si raggiunge quel che si sognava.. mentre ‘viaggi’ provi comunque qualcosa di unico. Ecco..ogni canzone racconta ciascuno di questi dieci passi…verso l’amore ideale..verso la canzone ideale, verso i ricordi o verso le illusioni…..verso la notte ideale…e beh..se c’è un momento unico per scrivere…quello è la notte !

5) Come mai la scelta di non essere canta – autore? Nessuno ci crede che non sai cantare!

Ehehe..beh affidandosi a cantanti così brave..che motivo c’è di cantare io? Scherzi a parte..non so..ho sempre preferito lasciare interpretare le mie canzoni …mi concentro maggiorante sul suonare ed arrangiare…anche con le cover è sempre stato così…credo che ci siano voci più eclettiche che possono rendere al meglio le mie composizioni…e devo dire che ho sempre avuto interpreti straordinarie !! La voce femminile poi, trovo sia perfetta…a livello di estensione e musicalità

6) E per quanto riguarda la scelta del tuo strumento? Perché la scelta è caduta sulla chitarra elettrica?

Perché mi ha affascinato da subito…quando ascoltavo i dischi le prime cose che mi colpivano erano i riff di chitarra e gli assoli ! E’ stata una scelta naturale ed istintiva..poi mi piace il suono ‘vintage’ di certi amplificatori per chitarra, molto caldo e calibrato. Mi piace anche suonare il basso elettrico, lo faccio spesso in studio di registrazione ultimamente. Ad ogni modo la chitarra elettrica è fantastica, molto espressiva, certe volte puoi  farla essere aggressiva…altre volte dolce e romantica …

7) Quali sono state le emozioni principali che hai sperimentato durante la vittoria della canzone “Ma cosa dovrei dire” al Festival dei Nebrodi ?

E’ stata una vittoria fantastica condivisa con Federika D’Aguanno, una straordinaria interprete, una ragazza che ha una voce e una presenza scenica superba. E’ una canzone rock molto orecchiabile che avevo nel ‘cassetto’ da qualche tempo ma Federica le ha dato la ‘marcia in più’ con la sua voce e la sua interpretazione. In realtà non ce l’aspettavamo di vincere anche se, sin dalle fasi eliminatorie, la giuria di Radio Italia ci aveva fatto capire di puntare su di noi. Sul palco siamo stati spontanei e scatenati al punto giusto, nel backstage eravamo rilassati e ce la siamo goduta minuto per minuto senza pensare al verdetto finale, ci siamo semplicemente divertiti.  Ma quando ci hanno proclamati vincitori, beh, l’emozione si è fatta sentire..a Fede sono scese anche le lacrime di gioia !

8) Quali sono altri aneddoti o importanti eventi che ricordi con piacere?

Ce ne sono una marea…si potrebbe scrivere un libro! Ad esempio i concerti con le Puperock nella zona di Catania dove certe volte ci sentiamo come se fossimo i Beatles..con tanto di urla e scene di delirio della gente e dove addirittura sono stato ‘assalito’ dalle fans urlanti al punto che mi chiedevo se mi avevano scambiato per qualche musicista famoso…oppure la recente partecipazione al ‘concerto di san faustino’ dedicato ai single durante il quale ho anche cantato due canzoni in una bellissima atmosfera anche perche si erano fulminate le luci in sala e quindi c’era una penombra fioca che rendeva tutto particolare, si vedevano tante candele accese nei tavoli e i brillantini sui corpi delle ragazze che brillavano nel buio..sembrava una scena da film!! Poi i numerosi speciali in radio …la radio è un’altra bellissima avventura !

9) Ci descrivi l’atmosfera dei concerti e se c’è una differenza che si riscontra tra Palermo e provincia!

Beh le atmosfere certo cambiano…nella zona di Catania il pubblico è davvero ‘fuori di testa’ scatenatissimo…ma anche nelle zone Agrigentine e delle Madonie ci siamo sempre divertiti parecchio, forse perché ancora i concerti sono vissuti come eventi e si ascolta molta musica rock. A Palermo probabilmente sono ancora pochi i locali dove si può davvero fare musica dal vivo come si deve, ma qualcuno per fortuna ancora c’è.

10) La programmazione dei vari eventi legati al progetto Backstage li possimo trovare nella vostra pagina Facebook?

Si è una pagina gestita dalle mie collaboratrici e ci si trova di tutto..foto, spezzoni audio\video e molto altro. Presto verrano aperti anche altri canali telematici


11) Come già sai, vorremmo un piccolo segreto in esclusiva questa volta legato a questo altro mondo che vivi con entusiasmo!

Il segreto, che dura da tanti anni..praticamente da sempre, è continuare a vivere tutto come se fosse sempre la prima volta..continuando sempre ad emozionarsi ed a percorrere quei famosi dieci passi….La musica è perfetta per ‘perdersi’ nelle emozioni e per ‘vagare’ lungo la strada della fantasia

12) Un saluto per gli amici di Postillare!

Il saluto tipico dei Backstage…’lungo la strada del rock e dell’emozione…tutto può succedere!! ‘





Intervista di Debora Collotta

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