L'ex parroco della chiesa dello Spirito Santo di Sestri Ponente processato per violenza sessuale su minore. L'unico reato per cui è stato assolto è la detenzione di materiale pedopornografico. Prima della camera di consiglio, il sacerdote ha consegnato al giudice una lettera-confessione
Prima che il magistrato si ritirasse in camera di consiglio, il sacerdote ha consegnato una lettera alla corte: "Chiedo scusa per i miei comportamenti moralmente disdicevoli", così scrive l'ex parroco. E l'avvocato corre a spiegare: "Non è un'ammissione di colpa. Il mio cliente ammette che i suoi comportamenti sono stati forse amorali, ma non hanno rilevanza penale". Secondo Paolo Bonanni, legale di fiducia, l'imputato avrebbe dovuto essere assolto da tutti i capi di imputazione tranne una cessione semplice di droga.
"Ricorreremo sicuramente in appello - ha detto il difensore di don Seppia - siamo convinti che la pena possa scendere ulteriormente".
Il gup ha accolto nella quasi totalità la richiesta del pm Stefano Puppo che chiedeva 11 anni e otto mesi di reclusione. L'unico reato per cui don Riccardo Seppia è stato assolto è la detenzione di materiale pedopornografico.
Seppia era accusato, tra l'altro, di avere palpato un chierichetto, di avere offerto droga a minorenni in cambio di prestazioni sessuali e di avere ceduto droga al suo sodale e amico Emanuele Alfano. L'ex parroco era presente alla lettura della sentenza letta durante l'udienza a porte chiuse.
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