Amsterdam è una delle mete turistiche più gettonate, soprattutto dai ragazzi. Purtroppo è principalmente scelta per il "divertimento del proibito", ma sento di dover sottolineare la bellezza della città al di là di tutto questo. Io ho visitato la città per la prima volta con la mia famiglia e poi sono tornata per il progetto Comenius, che mi ha permesso di trascorrere un periodo scolastico di interculturalità. Ho vissuto a casa di una ragazza Olandese. Mi muovevo insieme a lei con i mezzi pubblici o addirittura in bicicletta sia per recarci a scuola o per le vie del mercato.
Mentre con la mia famiglia ho guardato la città con gli occhi di una normale turista, visitando i molteplici musei (Van Gogh Museum, Rijksmuseum, Casa di Anna Frank, solo per citarne alcuni), la seconda volta invece sono riuscita a viverla realmente, come se mi appartenesse di più. Seguendo i ritmi quotidiani di una famiglia Olandese e seguendo le regole di una scuola Olandese superorganizzata e fornita.
Mi ricorderò sempre, con molto piacere, che per non mettermi da parte, in casa si usava sempre la lingua inglese, anche se le conversazioni non erano dirette a me. Ho apprezzato che per rendermi partecipe e non escludermi in nessun caso( nemmeno durante battibecchi tra moglie e marito riguardo la macchina!) avessero messo da parte la loro lingua e pensavo invece a come certi italiani si divertano a prendere in giro i turisti, anche con espressioni dialettali di cui si è sicuri che non se ne intuisca il significato.
Non c'è due senza tre, quindi potrebbe capitare di ritornare ancora ad Amsterdam, chissà questa volta che visione ne avrò!
Mentre con la mia famiglia ho guardato la città con gli occhi di una normale turista, visitando i molteplici musei (Van Gogh Museum, Rijksmuseum, Casa di Anna Frank, solo per citarne alcuni), la seconda volta invece sono riuscita a viverla realmente, come se mi appartenesse di più. Seguendo i ritmi quotidiani di una famiglia Olandese e seguendo le regole di una scuola Olandese superorganizzata e fornita.
Mi ricorderò sempre, con molto piacere, che per non mettermi da parte, in casa si usava sempre la lingua inglese, anche se le conversazioni non erano dirette a me. Ho apprezzato che per rendermi partecipe e non escludermi in nessun caso( nemmeno durante battibecchi tra moglie e marito riguardo la macchina!) avessero messo da parte la loro lingua e pensavo invece a come certi italiani si divertano a prendere in giro i turisti, anche con espressioni dialettali di cui si è sicuri che non se ne intuisca il significato.
Non c'è due senza tre, quindi potrebbe capitare di ritornare ancora ad Amsterdam, chissà questa volta che visione ne avrò!
“Chi guarda per la prima volta una grande carta dell'Olanda,
si meraviglia che un paese così fatto possa esistere. A primo aspetto, non si saprebbe dire se ci sia più terra o più acqua, se l'Olanda appartenga più al continente che al mare.
Al vedere quelle coste rotte e compresse, quei golfi profondi, quei grandi fiumi che, perduto l'aspetto di fiumi, par che portino al mare nuovi mari; e quel mare che, quasi cangiandosi in fiume, penetra nelle terre e le rompe in arcipelaghi; i laghi, le vaste paludi, i canali che s'incrociano in ogni parte,
pare che un paese così screpolato debba da un momento all'altro disgregarsi e sparire."
Edmondo De Amicis
Nessun commento:
Posta un commento