Cari amici di Postillare,
da questa settimana la
rivista Vi offre una sezione sulla “Movida” palermitana.
In questo numero parliamo
degli Oberon, gruppo tributo ai Genesis esclusivamente dell'era Peter Gabriel,
esibitosi sabato 10 maggio allo Studio 22.
Grande ritorno per questa
band che si è formata nel 1999 grazie all'iniziativa di Stefano Siragusa prima e Ferdinando Piccoli
poi, rispettivamente chitarrista e batterista, che inizialmente suonavano un
repertorio dei primi Pink Floyd di Barrett, prendendo il nome dal verso di una
loro canzone, “Astronomy domine”. Dall'arrivo del batterista e con il suo
prezioso contributo, decidono di intraprendere questa folle avventura di
suonare musica dei Genesis. Nel 2001 hanno eseguito integralmente dal vivo
l'ultimo album dell'era Gabriel “The lamb lies down on Broadway” al Teatro
Agricantus, che il 22 novembre di questo anno riproporranno per i 40 anni dalla
sua pubblicazione. Si sciolgono nel 2003, dopo aver registrato un disco di
brani inediti “Images in the mirror are closer than they appear”.
La serata è stata
entusiasmante fin dall'inizio. Un Joshua Ross elettrizzato all'idea di cantare con una delle sue tribute band
preferite, fino all'ultimo ha ringraziato di avere avuto la possibilità di
entrare a far parte di questo progetto che lo ha sempre interessato, fin da
quando ha visto suonare gli Oberon nel 2001. Con la sua voce e la sua presenza
scenica, è riuscito a interpretare l'estro del grande Gabriel con brani che
vanno da “The lamb lies down on Broadway” a “I Know what I like”, passando per
l'intramontabile “Firth of fifth”, dove il resto della band si è cimentato in
una performance impeccabile, scatenando l'euforia del pubblico, grazie anche
all'accompagnamento flautistico dalla Guest star della serata, Benedetto
Basile.
Il ritmo frenetico prosegue
per il resto dell'esibizione con altri brani come “The fountain of salmacis”.
La ritmica incalzante del suono della batteria, i giri di basso eseguiti alla
perfezione, gli effetti delle tastiere e della chitarra elettrica hanno
contribuito a rendere il tutto
incantevole e l'adrenalina del pubblico era talmente alta che è stato
chiesto alla band più di un bis, tra cui
le “minacce” di un loro fan che ha preteso che si eseguisse “The knife”,
pena la non conclusione della serata.
Un crescendo di divertimento
e di emozioni che ha coinvolto tutto il pubblico e chi, come me, chiudendo gli
occhi, ha creduto davvero per un attimo di essere ad un concerto dei grandi
Genesis.
Gli Oberon sono:
alla batteria: Ferdinando
Piccoli, 36 anni. Suona da quando ne
aveva 7. Batterista dei Waines con cui ha pubblicato due dischi: STU nel 2009 e
STO nel 2011. Fa parte di una serie di tributi palermitani con repertorio
musica anni '60 e '70 ed insegna batteria alla scuola di musica Kandiskij;
alla chitarra: Stefano
Siragusa;
al basso: Marcello
Castellucci, 33 anni. Comincia a studiare il basso elettrico da autodidatta nel
1994 soprattutto in ambito Rock, Blues e Progressive. Attivo nel panorama
musicale dal 1996 e, dal 2002 con i Milestone Project, band tributo Deep
Purple, vincitrice di una edizione italiana del Purple Contest, che gli ha
permesso
di esibirsi insieme ad artisti del calibro di
Ian Paice (2005) e Glenn Hughes (2007). Dopo questa esperienza ha fatto parte
per tre anni della formazione Marcello e i Qualsiasi (2009-2011), creata dal
cantautore.
palermitano Francesco
Vannini, con cui ha registrato l’album “L’ultimo show” che ha ricevuto ottime
recensioni su diverse riviste specializzate, oltre ad avere ottenuto passaggi
radiofonici in tutta Italia. Attualmente è tornato al suo vecchio amore per il
rock anni '70 e si dedica quasi esclusivamente a progetti "tributo";
alle tastiere: Giuseppe
Bertini, 25 anni. Suona il pianoforte da piccolissimo, imparando a suonarlo
riproducendo ad orecchio ciò che il padre gli faceva ascoltare (rock anni '70),
fino a diventare il tastierista che è oggi. Ha ricevuto lezioni di piano
classico fin da piccolo e ha frequentato il corso di tastiere al Conservatorio.
Ha suonato nei Soullazzo, formazioni di inediti sul genere funk e soul e negli
Oberon, dove ha avuto la possibilità, prima nel 2008 con altra formazione e poi
quest'anno, di suonare la musica del suo gruppo preferito, i Genesis;
alla voce: Joshua Ross, 38
anni. Studia canto dal 2004 (ha studiato canto lirico per 7 anni), canta negli
Inside Out - tributo Pink Floyd, negli Intruders - tributo a Peter Gabriel,
negli Square On - tributo Coldplay.
Non smettete di seguirli
anche singolarmente nelle altre band di cui fanno parte. Intanto, se volete assistere
ad un concertone, tenetevi liberi per la serata di giorno 22 Novembre!
Alla prossima!
Francesca Taormina con la
collaborazione di Bartolomeo Carota.
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