Come
trascorrere il primo sabato mattino finalmente libera dallo studio? A mare? No.
Ho preferito fare per l'ennesima volta la turista nella mia città.
Ho voluto
constatare personalmente la bellezza di Via Maqueda chiusa al traffico,
dall'inizio fino ai Quattro Canti. Una strada che adesso da spazio ai ciclisti
di camminare a destra, ai pedoni a sinistra ed in mezzo uno spazio ornato con
fioriere e piante di tutti i tipi.
E'
veramente spettacolare come tante persone mi avevano già detto. Si respira
storia in quella strada. E cultura.
Leggete! Vi
condurrò in un viaggio virtuale attraverso questa storica strada di Palermo.
Entrando in
Via Maqueda da Via Ruggero Settimo, subito a destra c'è il Teatro Massimo. Non
ci sono parole per descriverne la bellezza. Uno dei monumenti più belli di
Palermo e il terzo teatro più grande d'Europa. Meglio di così! Finalmente, con
la strada libera, è più facile scattargli una foto e prenderlo nella sua
interezza.
Proseguendo,
a sinistra, poco prima di arrivare in Via Bandiera, troviamo Palazzo Mazzarino,
storico palazzo nobiliare. Il palazzo è stato restaurato da poco ed è sede
dell'Università Telematica Pegaso.
Poco più avanti, sulla destra,
c'è Palazzo Rudinì, anch'esso restaurato da poco tempo. Il palazzo venne
edificato nel 1760 da Giuseppe Maria Giurato. Agli inizi dell'Ottocento passò alla
famiglia Starrabba. Bellissimo il portale d'ingresso affiancato da colonne in
pietra con sopra lo stemma degli Starrabba.
Arriviamo
quindi ai Quattro Canti dove Via Maqueda si incrocia con Corso Vittorio
Emanuele e inevitabilmente ci fermiamo ad osservare Piazza Pretoria (meglio
conosciuta come Piazza della Vergogna).
Poco più
avanti, sulla destra, saliamo una piccola gradinata per entrare in una
meravigliosa Chiesa, simbolo del barocco siciliano: San Giuseppe dei Teatini.
La Chiesa è
stata costruita nel XVII secolo su progetto di Giacomo Besio, famoso architetto
genovese. Ha sulla facciata principale (che da su Piazza Pretoria) una statua
di San Giuseppe posta su uno scudo di marmo. All'interno è suddivisa in tre
navate divise da colonne e sulle navate si aprono delle cappelle che
conservano preziose opere d'arte. Le
decorazioni sono piene di stucchi, statue di marmo e affreschi,
soprattutto sui tetti. Uno dei lati
della Chiesa corrisponde ad uno dei Quattro Canti di Piazza Vigilena.
Continuando
a percorrere la storica via, ci si addentra nella parte da rivalorizzare, con
palazzi ancora in via di restauro e stradelle e vicoli poco puliti. In
compenso, oltre a respirare storia e cultura, si mischiano gli odori delle
spezie dei ristoranti etnici con i negozietti indiani che al loro interno
accendono incenso profumato. Sembra di rivivere nella Palermo antica, quella
dei mercati arabi. Sembrano esserne prova le targhe delle vie ancora scritte in arabo.
A cura di Francesca Taormina
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