26 maggio 2014

Storia del Teatro: Il teatro Latino.

Ritorniamo ad analizzare l'evoluzione del teatro lungo la linea del tempo che va dall'antica Grecia ai giorni nostri, qualche settimana fa abbiamo visto come ha avuto origine il teatro nella cultura ellenica per poi affrontare la nascita della drammaturgia di cui sempre i greci sono i padri fondatori. Oggi andremo ad analizzare le differenze e parallelismi tra il teatro Greco e il teatro Latino. Come sicuramente sappiamo la cultura greca ha influenzato molto il pensiero anche della popolazione dell'antica Roma, e le testimonianze stanno ad esempio nel fatto che avevano diverse divinità in comune a volte con nome differente (Zeus-Giove, Afrodite-Venere ecc.). Così come in gergo teatrale la "Palliata" era per i Romani la commedia e la "Cothurnata" era invece la tragedia. Si trattava però di generi teatrali latini di importazione greca, dunque le rappresentazioni erano comunque costituite da argomentazione, personaggi, ambientazione e il titoli delle opere tutte di origine ellenica. Le vere e proprie rappresentazioni latine di origine e argomentazione romana nacquero circa un secolo più avanti (II secolo a.C.), commedie e tragedie in queste caso erano chiamate rispettivamente "Togata" e "Praetexta". I nomi di "Palliata" e "Togata" derivano dal modo di vestire degli attori rispettivamente greci e romani. Il Pallio infatti era una mantellina color porpora dallo stile piuttosto semplice in contrapposizione a quello più complicato della Toga romana. La Cothuranta invece prendeva il suo nome dai Cothurni, degli stivali dalla suola molto alta indossata dagli attori greci. La Praetexta, infine, prendeva il nome da una tunica con decorazioni color porpora che indossavano adolescenti, sacerdoti e magistrati, chiamata appunto toga praetexta. Inizialmente il teatro latino era privo di sceneggiature scritte a priori e di attori professionisti. Infatti le prime forme di teatro latino erano improvvisazioni di genere popolare. Il primo drammaturgo del teatro latino fu Livio Andronico. Proprio come in grecia, anche gli attori romani indossavano maschere (di uso meno frequente nella commedia, al contrario della tragedia dove era obbligatoria) per amplificare la voce e trasmettere immediatamente i corretti stati d’animo al pubblico. La grande novità del teatro Latino è la musica che accompagna le rappresentazioni:  Flauto e Tibia erano gli strumenti che accompagnavano dialoghi o scene particolari in cui il suono si faceva più acuto o più grave a seconda di ciò che stava avvenendo in scena in quel momento.  Anche la struttura del coro greco rimase inalterata, non era però presente nelle commedie dove a volte gli stessi attori dovevano recitare parti cantate. Per quanto riguarda i teatri invece, a differenze dei greci che costruivano i loro teatro in pendenze naturali artificiali, i romani spesso utilizzavano costruzioni momentanee in legno, solo a partire dall’88 a.C. si iniziarono ad ereggere costruzioni teatrali in muratura, in cui la cavea (platea con gradinate secondo il modello greco) si allontanò dal palcoscenico tanto da permettere una netta separazione dalla platea e l’utilizzo del sipario. Per quanto riguarda gli argomenti trattati, la differenza tra la tematica greca e quella romana consisteva nella mancanza di satira rivolta a personaggi contemporanei che divenne proibita a seguito dell’arresto di Gneo Nevio per aver inserito in una sua commedia una satira rivolta a Publio Cornelio Scipione. Per sfuggire a tale “censura”, Tito Maccio Plauto iniziò a nascondere tematiche e personaggi palesemente riguardanti la popolazione Romana della sua epoca sotto “travestimenti” di carattere ellenico. Infine a differenza degli attori greci che godevano di un ottima fama e buona considerazione, l’attore Romano non aveva una buona reputazione poiché veniva comparato a un “prostituto”.
Daniele Noto

Nessun commento:

Posta un commento

Newsletter di Postillare


iscriviti cancellati